L’agente di viaggio si trasforma in consulente di viaggio

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Sul tema “Le Imprese di Viaggi e Turismo tra tradizione e innovazione” si sono riuniti a bordo della Costa Concordia in navigazione sul Mediterraneo gli Agenti di Viaggio aderenti alla Fiavet. Sulle dimensioni dello scenario al centro del dibattito del Convegno, si è soffermato Emilio Becheri, Amministratore della Società Mercury e curatore del Rapporto sul Turismo Italiano, secondo cui le agenzie di viaggio operanti oggi sul territorio nazionale sono 12.611, in aumento di oltre il doppio di quanto fossero nel 1992 (5.440). I punti vendita sono 18.781, che raggiungono la ragguardevole cifra di 20.892, se si considerano anche le imprese e le unità locali che volgono tale attività in modo secondario. “Le agenzie di viaggio, ha sostenuto Becheri, hanno in sostanza sovvertito ogni pronostico contraddicendo quanti le davano in forte crisi dopo l’avvento di internet e, addirittura, a rischio estinzione. Dopo i B&B, le AdV sono le imprese che hanno avuto il maggiore incremento”. Ma questo non significa che internet non abbia rivoluzionato il mercato, che Becheri distingue fra “reale”, quello con gli operatori che genera business, e quello “immaginario”, con le istituzioni, che non tiene conto della commercializzazione facendo fallire ogni progetto. “Con Internet, ha dichiarato ancora Becheri, siamo di fronte ad una nuova logica di mercato, che cambia con la liberalizzazione, con le compagnie low cost, il point to point, il last minute, la separazione del leisure dal business e una nuova ricettività. Così come cambia la figura dell’agente di viaggio che diventa sempre più tour operator, fino a diventare il costruttore fiduciario del viaggio”. Il Presidente della Federazione, Giuseppe Cassarà, in conclusione dei lavori, ha evidenziato come pure in presenza di internet, da considerare comunque come un alleato, e dei notevoli cambiamenti che hanno interessato nel tempo la figura dell’agente di viaggio, questi abbia saputo resistere non solo a tutte le avversità che in questo ultimo decennio lo ha investito, ma è riuscito finanche ad affermarsi come una nuova figura professionale che è quella del Consulente di viaggi. L’ultima annotazione il Presidente l’ha riservata al sistema politico incapace di annullare il gap, che l’Italia soffre in confronto degli altri paesi, in materia di IVA congressuale, a discapito della competitività del nostro sistema turistico.

Via | Fiavet