Settimana bianca ad Asiago, paradiso dello sci di fondo

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Se non avete mai provato lo sci di fondo, approfittate di queste festività e raggiungete quello che viene considerato il Paradiso per gli appassionati di questo sport. Infatti, l’Altopiano dei Sette Comuni, conosciuto dai più come Altopiano di Asiago, offre angoli dove riposare in mezzo alla natura praticando un’attività (e non solo quella) sia allenante sia rilassante. E, visto che la zona è ricca di Storia, si possono visitare molti luoghi per arricchire la propria cultura e partecipare a eventi tradizionali.

La storia di Asiago
I suoi primi abitatori furono i Cimbri, popolazione proveniente dal nord Europa (forse addirittura dall’odierna Danimarca). Si stabilirono in queste terre attorno all’anno 1000 e da allora, grazie anche alla protezione di quella che sarebbe divenuta la Repubblica di Venezia, il territorio ha sempre mantenuto una certa peculiarità e indipendenza che ora mostra fiero al visitatore desideroso di immergersi in un crogiuolo di eventi culturali e folkloristici. Purtroppo, la zona di Asiago è anche tristemente famosa per le vicende belliche relative alla Grande Guerra (1915-1918) e ai suoi feroci scontri: i segni dei bombardamenti sono ancora ben visibili in molte zone dell’Altopiano e nei villaggi cimbri, che furono fortemente compromessi durante i combattimenti.

Le piste di Asiago
Chi ama la natura, qui troverà pane per i suoi denti e piste di fondo a dir poco meravigliose: formato da due gradoni, uno situato a circa 1000 m sul livello del mare e l’altro tra i 1500 e i 2000 m, vanta una rete di oltre 500 chilometri di piste che hanno valso a questa regione il soprannome di “Paradiso del Fondo” (sono molti, infatti, i campioni nazionali ed internazionali che arrivano qui ogni anno per i loro allenamenti e per ben due volte l’Altopiano dei 7 comuni ha ospitato i Campionati Mondiali di Sci Nordico). Questa grande rete di piste (www.asiagoneve.com, www.asiagosci.com), è opera degli alpini sia italiani che austro-ungarici che durante la Prima Guerra Mondiale costruirono un ampissimo sistema di strade e mulattiere che in inverno venivano percorse con gli sci e che sono poi state convertite in bellissime piste da fondo intervallate da 5 rifugi dove sostare per il pranzo. La caratteristica dell’Altipiano è che, diversamente a molti circuiti di sci nordico, qui le piste si dislocano dal Centro Fondo di Gallio fino a quelle dell’Ortigara, a quota 2106 mentri, all’interno di un ambiente naturale ricco di storia, di pascoli e boschi dall’atmosfera magica.

I sentieri storici
Tra un percorso ed un altro si posso infatti raggiungere le zone delle battaglie della Grande Guerra o sentieri di arte contemporanea come il Sentiero del Silenzio, inaugurato a Gallio 2 anni fa (vedi articolo correlato). Il bello è che ognuno ha la possibilità di spostare sempre un po’ più in là il limite delle proprie capacità cimentandosi con percorsi ogni volta più impegnativi (all’interno dei 500 chilometri di tracciato, infatti, si possono trovare vari livelli di difficoltà sia per lunghezza che per conformazione delle piste, impegnando così sia il principiante che il professionista che intende perfezionare il proprio allenamento). La più breve e facile è la pista verde di Campomulo (5 km), per proseguire poi con quella rossa della Moline. Chi vuole spingere un po’ di più si affida ai tracciati gialli della Valsugana e della Fossetta o a quelli neri della Marchesina, Pozze o Porta Molina. Si chiude in bellezza con il più affascinante e difficile, il famoso tracciato dell’Ortigara. Se si ha una settimana a disposizione il consiglio è di non rimanere sempre su un unico centro fondo ma spostarsi con i mezzi locali e provare i vari comprensori dell’Altopiano.

I comprensori dell’altopiano
Il Centro Fondo Campolongo si trova a 1550 metri sul livello del mare e dispone di oltre 100 chilometri di piste tra le quali spiccano la Millegrobbe (km 40) e la Vezzena (km 32), mentre un po’ più facili sono le piste del Centro Fondo Enego, a quota 1400 m sul livello del mare. Il comprensorio ideale per chi raggiunge l’Altopiano per una sola giornata e proviene dalla pianura è il Centro Fondo Cesuna, posta ad un’altitudine compresa tra i 1000 ed i 1400 metri di altitudine, un ambiente molto vario caratterizzato da boschi di faggio e ampi pascoli (sebbene abbia solamente 3 piste, lo sciatore esperto può contare sul tracciato molto impegnativo della Rifugio Alpino). Per chi alloggia in centro ad Asiago e non ha molta voglia di spostarsi si consiglia il Centro Fondo Asiago, dove si trovano 45 km di piste a circa 1000 m di altezza, e per la sera il Centro Fondo Monte Corno Lusiana, dove una parte dei 50 km di piste sono illuminate anche di notte.

Sci nordico e racchette da neve
Per i principianti dello sci nordico o appassionati di racchette da neve, c’è il comprensorio Fontanella Lusiana/Asiago dove i novelli sciatori possono cimentarsi sulle Malga Mosca Ovest, Malga Mosca Est, Campo Rossignolo e la Variante Rocchetta. Infine il comprensorio principe di tutto l’Altopiano, il Centro Fondo Gallio che con i suoi 150 km di piste è uno dei maggiori comprensori di tutta Europa. Difficili i 26 km della pista Fossetta, i 30 della Valsugana e soprattutto le piste Ortigara (km 30) e Marcesina (km 26). Più semplici risultano le facili piste Campomulo (km 5, facile) e Moline (km 20, media).

Sleddog, hiking e hokey
Per chi vuole provare qualcosa di nuovo che insegni ad apprezzare la montagna senza sci, ci si può divertire alle gare con i cani da slitta, andare a tifare la squadra di Asiago in una delle partite del campionato di hockey su ghiaccio o abbandonarsi a splendide passeggiate con le ciaspole da effettuare in tutta autonomia. In ogni caso, se non riuscite a prenotarvi una vacanza adesso, restate tranquilli: grazie ad un moderno sistema di innevamento artificiale che tiene conto delle tipologie diversificate di neve e dell’esposizione alla luce diurna e che aiuta a supportare madre natura in temporanea assenza di neve, si può comodamente sciare fino a primavera inoltrata.