Una ventina di Intercity tagliati in Toscana, altri 8 in Emilia-Romagna e un piano industriale che prevede di sopprimere i treni in perdita. Così cambieranno i servizi offerti da Ferrovie dello Stato dopo che nell’ultima Finanziaria sono stati tagliati 330 milioni di euro per il trasporto locale, di cui solo 80 sono stati ristanziati. “Noi non possiamo continuare a fornire servizi che non ci vengono pagati” ha spiegato Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, al Resto del Carlino. “Solo le istituzioni centrali o periferiche possono stipulare dei contratti di servizio pagando la differenza fra costi e ricavi“, ha aggiunto. Così, con l’entrata in vigore dell’orario estivo prevista per il 15 giugno, saranno proprio Toscana ed Emilia-Romagna a cominciare ad avere meno servizi, e costi più alti: saranno cancellati molti Intercity, sulle tratte Milano-Bologna-Firenze, Bologna-Ferrara e Carpi-Modena-Bologna; saranno ridotti i servizi di assistenza e biglietteria; sarà definitivamente chiusa la stazione di Massa.
“Dopo essere stati indotti nel dicembre 2005, con la soppressione degli Interregionali, all’utilizzo dei più costosi Intercity, ora i cittadini si vedono togliere anche questa opportunità“, ha denunciato Federconsumatori. Per spostarsi fuori regione, quindi, ai cittadini di Toscana ed Emilia Romagna non resterà che utilizzare i carissimi Eurostar.
Per questa serie di ragioni, la Fit ha confermato lo sciopero del trasporto ferroviario già proclamato, insieme a Filt e Uilt, per il prossimo 16 giugno, dalle ore 8,59 alle ore 16,59.
Via | Portale Consumatore
Immagine | ETR480-33 T-BIZ of Ferrovie dello Stato. Stazione Centrale di Milano, di Federico Cantoni, da Commons Wikimedia, Licenza: CC-by-sa
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