Il Festival di Salisburgo

di Redazione Commenta


Il più celebre e prestigioso degli appuntamenti estivi: nella splendida cornice del Festival di Salisburgo il Don Giovanni e il Flauto Magico di Mozart, Riccardo Muti, i Wiener Philharmoniker.

Partenze nei mesi di: agosto

SALISBURGO E IL FESTIVAL
Stretta tra i monti del Mönchsberg e del Kapuzinerberg, attraversata dalle acque del fiume Salzach, Salisburgo è una cittadina deliziosa, caratterizzata da un insieme architettonico e paesaggistico davvero armonioso. Il centro storico (dichiarato dall’UNESCO “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”) è un dedalo di stradine che si snodano tra chiese barocche e fastosi palazzi seicenteschi, mentre dall’alto incombe il castello medievale di Hohensalzburg, la più grande fortezza interamente conservata del Centro Europa.
Il 27 gennaio 1756 qui nacque “Johannes Chrysostomus Wolfgang Theophilus Mozart” (come riporta il registro dei battesimi della cattedrale); da quel momento la storia della città cambiò per sempre, assumendo agli occhi degli appassionati di musica un valore tanto evocativo quanto probabilmente nessun altro luogo al mondo.
Il Festival di Salisburgo nasce per volere di alcune grandi personalità artistiche attive nell’ambiente teatrale e musicale austriaco del primo dopoguerra: il regista Max Reinhardt, il poeta e drammaturgo Hugo von Hofmannsthal, il compositore Richard Strauss, lo scenografo Alfred Roller, il direttore d’orchestra Franz Schalk. Viene inaugurato il 22 agosto 1920 con la rappresentazione nella piazza della Cattedrale di “Jedermann”, un lavoro teatrale di Hofmannsthal. La prima opera è eseguita nel 1922 e rapidamente Salisburgo diventa un punto di incontro per i migliori direttori, registi, attori e cantanti del momento.
Il 12 marzo 1938 le truppe tedesche entrano in città e purtroppo l’ideologia nazista “contamina” il Festival. Molti degli artisti che hanno contribuito a rendere prestigiosa la manifestazione – ad esempio Bruno Walter, Arturo Toscanini, Max Reinhardt – sono allontanati o si allontanano per protesta, mentre il Ministero della Propaganda stabilisce da Berlino che i programmi del Festival debbano essere dedicati alla cosiddetta ”arte tedesca”. La città, agghindata di bandiere naziste, si trasforma in un potente mezzo di propaganda: scompaiono quasi del tutto i visitatori stranieri, sostituiti per la maggior parte da soldati in licenza o lavoratori dell’industria bellica. Nel 1944, dopo il fallito attentato ad Hitler, Goebbels vieta qualsiasi manifestazione teatrale o musicale nel Reich. Miracolosamente a soli tre mesi dalla fine della guerra, nell’estate del 1945, il Festival ha nuovamente luogo e comincia un lento ma efficace processo di normalizzazione.
Nel 1956 Herbert von Karajan – salisburghese di nascita – è nominato Direttore Artistico. Il suo straordinario carisma, unitamente alle nuove possibilità tecniche offerte dall’inaugurazione del nuovo grande teatro (Grosses Festspielhaus), proiettano il Festival in una dimensione sempre più internazionale. Star quali Franco Corelli, Leontyne Price, Nicolai Ghiaurov, Mirella Freni, Plácido Domingo, Agnes Baltsa diventano di casa.
Oggi il Festival si svolge tra la fine di luglio e la fine di agosto: cinque settimane durante le quali Salisburgo viene invasa da appassionati provenienti da tutto il mondo, ansiosi di poter ascoltare dal vivo molti dei più grandi ed acclamati interpreti della scena internazionale, i direttori più applauditi, le orchestre più prestigiose.
—————————————————————————————————-

LUNEDI’ 18 agosto

Ore 11.00 – Grosses Festspielhaus
CONCERTO IN MEMORIA DI HERBERT VON KARAJAN
Riccardo Muti, direttore
Genia Kühmeier, soprano
Peter Mattei, baritono
Wiener Philharmoniker
Associazione dei concerti del Wiener Staatsopernchor

Brahms, “Ein deutsches Requiem“ op.45

La storia e la fama del “Salzburger Festspiele” sono profondamente legate alla figura di Herbert von Karajan. Nato il 5 aprile 1908 a Salisburgo, Karajan compie gli studi musicali presso il locale Conservatorio del Mozarteum. Nel 1933 appare in veste di direttore sul podio del Festival e l’anno successivo, sempre a Salisburgo, dirige per la prima volta i Wiener Philharmoniker. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, a causa della sua passata appartenenza al partito nazional-socialista, al cosiddetto “Wunder Karajan” (Miracolo Karajan) è fatto divieto di prendere parte a concerti pubblici. Nell’estate del 1946 partecipa comunque in forma anonima alla concertazione de Le Nozze di Figaro in programma a Salisburgo. Ottenuto il permesso di riprendere la propria attività, Karajan è protagonista di una carriera straordinaria che lo porta a collaborare intensamente sia con i Wiener Philharmoniker che con i Berliner Philharmoniker, dai quali è nominato direttore a vita succedendo a Wilhelm Furtwängler. Nel 1956 diventa Direttore Artistico del Festival di Salisburgo, dirigendo – il 26 luglio 1960 – il concerto di inaugurazione del “Grosses Festspielhaus”, il grande auditorium che sarà d’ora in poi la nuova sede del Festival. La sua forte personalità e il suo straordinario talento musicale imprimono un definitivo cambiamento alla manifestazione, trasformando il palcoscenico salisburghese in uno dei più significativi punti di riferimento della scena musicale internazionale. Nel 1967 fonda, sempre a Salisburgo, il Festival di Pasqua. Muore il 16 luglio 1989 nella sua casa di Anif, vicino a Salisburgo, mentre sta lavorando ad una nuova messa in scena de “Un ballo in maschera” di Verdi.
Con questo concerto i Wiener Philharmoniker, Riccardo Muti e il Festival di Salisburgo rendono il proprio appassionato omaggio ad Herbert von Karajan nei cento anni dalla nascita. Un appuntamento di sicuro grande impatto emotivo.
—————————————————————————————————-

MARTEDI’ 19 / LUNEDI’ 25 agosto

Ore 15.00 – Haus für Mozart (opzionale)
“DON GIOVANNI”
Dramma giocoso in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart (KV 527)
Libretto di Lorenzo da Ponte

Bertrand de Billy, direttore
Claus Guth, regia
Christopher Maltman, Don Giovanni
Anatoli Kotscherga, Il Commendatore
Annette Dasch, Donna Anna
Matthew Polenzani, Don Ottavio
Dorothea Röschmann, Donna Elvira
Erwin Schrott, Leporello
Ekaterina Siurina, Zerlina
Alex Esposito, Masetto
Wiener Philharmoniker
Associazione dei concerti del Wiener Staatsopernchor

La figura di Don Giovanni compare per la prima volta ufficialmente intorno al 1630, nel dramma “El Burlador de Sevilla y Convidado de Piedra” di Tirso de Molina. Le origini del personaggio sono assai incerte: per alcuni si tratta di una figura mitica attiva nella tradizione folklorica spagnola, mentre per altri il modello ispiratore è un seduttore senza scrupoli realmente esistito nella Siviglia del XIV secolo, Don Juan Tenorio, che uccise il governatore di Siviglia, fu imprigionato in un monastero e qui segretamente giustiziato. Si legge nel Dizionario dell’Opera: “… con Tirso l’empia grandezza di Don Giovanni è già forgiata, e passerà di mano in mano per tutto il Seicento e tutto il Settecento, in un cammino glorioso le cui tappe più importanti sono rappresentate dal “Dom Juan ou Le festin de pierre” di Molière (1665), dal “Don Giovanni Tenorio o sia Il dissoluto” di Goldoni (1736) e infine dal “Dissoluto punito o sia Il Don Giovanni” di Mozart e Da Ponte. Quando finalmente arriva nelle mani di questi ultimi, la figura di Don Giovanni ha subìto non poche trasformazioni, che ne hanno in certo qual modo stravolto l’immagine: partito come esempio d’immonda iniquità, il dissoluto acquista progressivamente una sua carica di simpatia che lo porta a divenire, negli anni di Mozart, un vero e proprio eroe. Sotto un’ormai logora maschera moralistica è chiaro che l’interesse si è concentrato sull’insostenibile fascino del cavaliere, sui suoi invidiabili trionfi libertini, assai più che sul castigo finale […] Per uno di quei curiosi casi del destino, la sera del 29 ottobre 1787, quando il Don Giovanni vide la luce a Praga, in sala c’era anche l’uomo che del mito erotico settecentesco era stata l’incarnazione più ammirata e straordinaria, Giacomo Casanova, sceso dal suo oscuro ritiro nel castello di Dux in Boemia per assistere all’ultima fatica dell’amico Da Ponte …”
—————————————————————————————————-

MERCOLEDI’ 20 / GIOVEDI’ 26 agosto

Ore 19.00 – Grosses Festspielhaus
DIE ZAUBERFLÖTE (Il Flauto Magico)
Opera tedesca in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart (KV 620)
Libretto di Emanuel Schikaneder

Riccardo Muti, direttore
Pierre Audi, regia
Franz Josef Selig, Sarastro
Michael Schade, Tamino
Franz Grundheber, Oratore
Albina Shagimuratova, Regina della Notte
Genia Kühmeier, Pamina
Inga Kalna, Prima Dama
Karine Deshayes, Seconda Dama
Ekaterina Gubanova, Terza Dama
Wiener Sängerknaben, Tre Fanciulli
Markus Werba, Papageno
Irena Bespalovaite, Papagena
Dietmar Kerschbaum, Monostatos
Wiener Philharmoniker
Associazione dei concerti del Wiener Staatsopernchor

Composta da Mozart durante il suo ultimo anno di vita (1791), “Il Flauto Magico” è una delle opere più amate dal grande pubblico e certamente la più misteriosa tra le composizioni del genio salisburghese. Se formalmente appartiene al genere del cosiddetto “Singspiel”, è cioè costruita alternando parti cantate a momenti di pura recitazione, nella trama confluiscono un’enorme quantità di elementi diversi, tradizione popolare e tono fiabesco si fondono con evidenti richiami agli ideali massonici di fratellanza e solidarietà. La vicenda racconta il percorso di affinamento e di sviluppo del giovane principe Tamino, che tramite il superamento di alcune prove iniziatiche e il confronto con le eterne forze del Bene e del Male riesce ad acquisire nuova consapevolezza e diventa finalmente uomo. Accanto a Tamino il personaggio comico di Papageno è l’incarnazione dell’uomo comune, incapace di superare le prove e tuttavia buono per natura, pago nella sua ingenua freschezza. Nell’assecondare la ricchezza e la molteplicità delle possibili chiavi di lettura del testo, Mozart articola musicalmente una variegatissima tavolozza di stili, fondendo in modo unico e straordinario composizione “alta” e musica d’intrattenimento. Fu Mozart in persona a dirigere la prima rappresentazione dell’opera, il 30 settembre 1791 al Theater Auf der Wieden di Vienna. Inizialmente il pubblico la accolse un po’ tiepidamente, ma il successo aumentò progressivamente le sere successive, tanto che in ottobre Emanuel Schikaneder (impresario, librettista nonché primo interprete di Papageno) poté fissarne ventiquattro recite. Il 5 dicembre, quando Mozart morì, Il Flauto Magico si stava ancora rappresentando.
—————————————————————————————————-

MERCOLEDI’ 27 agosto

Ore 20.00 – Felsenreitschule
CONCERTO SINFONICO
Gustavo Dudamel, direttore
Simón Bolívar Youth Orchestra of Venezuela

Tchaikovsky, Sinfonia n.5 in mi minore op.64
Opere di compositori sudamericani

Da un articolo di Derek Weber:
[…] C’è un bellissimo film degli anni ’40 intitolato “They shall have music” che racconta del magico potere della musica. E’ interpretato dal grande violinista Jasha Heifetz: il suo virtuosismo incanta un ragazzo di strada, che decide di voler diventare anch’egli musicista. Dopo varie vicissitudini, al termine del film Heifetz salva una scuola di musica e il concerto finale può avere luogo. […] Quanto è accaduto negli ultimi anni con il progetto della “Fundación del Estado para el Sistema de Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela” (FESNOJIV) e la “Simón Bolívar Youth Orchestra of Venezuela” che ne è nata va addirittura oltre la visione del film di Heifetz: così come negli Stati Uniti ci furono tra gli anni ’40 e ’50 numerose iniziative sociali collegate con la musica, anche in Venezuela negli ultimi vent’anni centinaia di migliaia di ragazzi dei quartieri poveri sono stati coinvolti nel progetto delle scuole di musica. Oggi sono 250.000 i bambini e gli adolescenti che frequentano le scuole del FESNOJIV, nel paese ci sono più di 120 orchestre giovanili e circa 60 composte da bambini.
Oltre all’importanza in termini sociali il “Sistema” è stato in diversi casi anche l’occasione per l’avvio di carriere straordinarie. Per esempio il contrabbassista Edicson Ruiz, il più giovane musicista entrato a far parte dei Berliner Philharmoniker, fu letteralmente raccolto dalla strada. Cominciò dapprima con la viola e in pochi mesi entrò nell’“Orquesta”. A 15 anni vinse un concorso internazionale di contrabbasso negli Stati Uniti, a 16 diede il suo primo concerto in Europa, a 17 entrò nei Berliner Philharmoniker. […] E c’è Gustavo Dudamel, che da bambino desiderava suonare il trombone. Passò al violino perché le sue braccia erano troppo corte (!) e a 16 anni diventò Direttore Principale della Simón Bolívar Orchestra. Nell’Aprile 2007, a 26 anni, è stato nominato Direttore Principale della Los Angeles Philharmonic Orchestra. […]
La stima e il successo che la Simón Bolívar Orchestra e Dudamel riscuotono oggi anche in Europa è dovuta all’impegno di quei grandi musicisti che da anni lavorano con passione insieme ai giovani venezuelani: da Claudio Abbado a Sir Simon Rattle, da Zubin Mehta a Plácido Domingo. […]
—————————————————————————————————-

PROPOSTE DI VIAGGIO

proposta A – Dom 17 / Gio 21 agosto
domenica 17: arrivo a Salisburgo
lunedì 18: ore 11.00 concerto WIENER PHILHARMONIKER
martedì 19: ore 15.00 DON GIOVANNI (opzionale)
mercoledì 20: ore 19.00 FLAUTO MAGICO
giovedì 21: partenza da Salisburgo

proposta B – Dom 24 / Gio 28 agosto
domenica 24: arrivo a Salisburgo
lunedì 25: ore 15.00 DON GIOVANNI (opzionale)
martedì 26: ore 19.00 FLAUTO MAGICO
mercoledì 27: ore 20.00 concerto SIMÓN BOLÍVAR ORCHESTRA
giovedì 28: partenza da Salisburgo
—————————————————————————————————-

GLI HOTEL PROPOSTI

>> Hotel NH SALZBURG CITY (4*) – www.nh-hotels.com
L’hotel NH Salzburg City si trova vicino ai giardini Mirabell, sulla sponda orientale del fiume Salzach: la maggior parte dei luoghi di interesse turistico e storico della città sono raggiungibili a piedi in pochi minuti. E’ una struttura di recente apertura, ampia e funzionale, con camere grandi arredate in stile moderno.

>> Hotel CROWNE PLAZA SALZBURG THE PITTER (4*) – www.ichotelsgroup.com
Posizionato di fronte ai Giardini Mirabell, l’hotel Crowne Plaza Salzburg si trova a 10 minuti a piedi dalla Città Vecchia di Salisburgo. E’ una struttura elegante arredata in stile classico/tradizionale, con ampi spazi comuni e un piacevole giardino interno. Centro fitness a disposizione degli ospiti.
—————————————————————————————————-

QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE

c/o hotel NH City Salzburg
in camera doppia: 1.070,00
supplemento camera doppia uso singola: 490,00
supplemento Don Giovanni (opzionale): 250,00
c/o hotel Crowne Plaza
in camera doppia: 1.170,00
supplemento camera doppia uso singola: 590,00
supplemento Don Giovanni (opzionale): 250,00

Agli Abbonati alla stagione dell’Accademia di Santa Cecilia sarà riservato uno sconto del 5%.

Le quote comprendono:
– 4 notti presso uno degli hotel indicati (a scelta e secondo disponibilità al momento della prenotazione) con trattamento di pernottamento e prima colazione;
– poltrone gli appuntamenti musicali in programma (Don Giovanni opzionale) – vedi “dettaglio categorie poltrone spettacoli”;
– assicurazione medico-bagaglio.

Dettaglio categorie poltrone spettacoli:
Flauto Magico / Don Giovanni: 3a categoria
concerto Wiener Philharmoniker / concerto Simón Bolívar Orchestra: 2a categoria

Le quote non comprendono:
– viaggio dall’Italia e trasferimenti in genere;
– pasti e bevande;
– mance, extra e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”.
—————————————————————————————————-

DISPONIBILITA’

E’ talmente ampia la richiesta di biglietti per assistere agli spettacoli del festival estivo di Salisburgo che gli organizzatori della manifestazione sono costretti a concedere un numero assai limitato di biglietti anche a chi li preacquista con un anticipo di molti mesi. Segnaliamo quindi che abbiamo a disposizione solo 16 posti per ognuna delle due proposte indicate.
—————————————————————————————————-

ESTENSIONE DEL SOGGIORNO: ZELL AM SEE

Musica a parte, il Salisburghese è una regione veramente splendida. Montagne scenografiche, boschi profumati, fiumi, laghi balneabili: un luogo ideale dove godersi qualche giorno di vacanza a contatto con la natura.
Il nostro suggerimento è quello di abbinare al viaggio musicale a Salisburgo un soggiorno a Zell am See, la deliziosa cittadina di origini medievali adagiata sulle limpide acque del lago Zeller See, a circa 90 km da Salisburgo. Da qui si può partire per lunghe passeggiate sulle montagne circostanti, in alta o media quota, per mini crociere in battello, per un giro del lago in trenino. Si può fare visita al castello di Kaprun o alla gola Sigmund Thun, oppure semplicemente gironzolare tra i negozietti del centro facendo sosta in uno dei bar sulla Seepromenade.
Siamo a disposizione per aiutarVi ad organizzare il soggiorno nel modo più adatto alle Vostre esigenze.
—————————————————————————————————-

POLIZZA ANNULLAMENTO VIAGGIO GRATUITA
Prenotando con un anticipo di 60 giorni sulla data di partenza (entro il 17 / 24 giugno) nel pacchetto di viaggio sarà inserita gratuitamente una polizza contro penali di cancellazione. L’assicurazione, fornita da Mondial Assistance e del valore pari al 5% della quota di partecipazione, rimborserà le penali normalmente applicate in caso di successiva impossibilità di partecipare al viaggio per motivi documentabili, con franchigia del 20% per ogni motivo documentato, senza franchigia in caso di ricovero ospedaliero. Dettagli su richiesta.

Per maggiori informazioni visita il sito http://www.noteinviaggio.it

Immagine | Salisburgo: lungofiume e fortezza, di Gaspa, da Flickr Creative Commons, Licenza: CC-by