La mostra presenta, per la prima volta insieme, l’ antico popolo e il suo mito, le tracce della sua esistenza e quelle lasciate nell’ immaginario collettivo a comporre un quadro suggestivo che attraversa millenni di storia e di arte.
LE OPERE
Oltre 120 le opere esposte tra reperti archeologici, antiche carte geografiche, codici, manoscritti, miniature disegni, olii su tela e sculture che indagano per la prima volta la fortuna del celeberrimo episodio del Ratto delle Sabine nell’ arte dall’ epoca dei Romani, attraverso il Medioevo, il Rinascimento, il Barocco, il Neoclassicismo fino alle testimonianze dell’ arte contemporanea.
IL POOL DI ESPERTI
L’ esposizione si avvale della cura scientifica di Maria Carla Spadoni per la sezione storica, di Giovanna Alvino per la sezione archeologica, di Maria Grazia Bernardini per la sezione dedicata al mito dei Sabini nell’arte, di Alessandro Cosma e Roberta Cerone per la sezione sui Sabini tra letteratura, musica e cinema.
La direzione e il coordinamento generale della mostra sono di Alessandro Nicosia.
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