Viaggio a Friburgo, fra arte medievale e bistrot

di Redazione Commenta

Un’architettura medievale orgoglio di tutta Europa: a Friburgo, nell’omonimo cantone svizzero, si contano ben 12 fra chiese e monasteri, 11 fontane medievali, 14 torri, due chilometri di mura fortificate, migliaia di edifici gotici e almeno una quindicina di ponti che uniscono le due sponde del fiume Sarine. Proprio questi ultimi, dall’antico St. Apollinaire (1147) alla Berner Brucke in legno (1653), fino al Grandfey con costruzione metallica opera di Gustave Eiffel, invitano a godersi la città soprattutto passeggiando. Vero gioiello gotico è la cattedrale di San Nicola, il cui campanile – secondo la leggenda – rimase incompiuto per mancanza di fondi: salendo i suoi 368 gradini, a 74 metri di altezza, si può ammirare un panorama davvero affascinante, dai tetti della città fino all’orizzonte disegnato dalle Prealpi friburghesi. L’edificio si erge sopra il quartiere di Burg ed è una basilica altogotica che ospita capolavori come le vetrate liberty di Josef Mehoffer e l’organo suonato da Liszt.

La basse ville
Di qui si parte per l’esplorazione della basse ville, la “città bassa”, fra chiese, conventi e fontane sulle rive della Sarine: a piedi sulle storiche scalinate, ma anche comodamente sulla Funi, la funicolare che dal 1899 collega la città bassa al moderno centro. Oltre ai vagoncini verdi, la sua peculiarità è che utilizza le acque di scarico cittadine come propulsore. Quest’anno per la prima volta uno degli appuntamenti annuali più attesi, il Festival internazionale della chitarra, si svolge in autunno e precisamente dall’8 al 16 ottobre. Si tratta della rassegna svizzera più antica dedicata a questo strumento e nel tempo si è guadagnata una buona reputazione a livello internazionale: l’edizione 2010, la ventitreesima, ospita una notte interamente dedicata al flamenco.

Per chi ama l’arte
Oltre al museo a cielo aperto offerto dalla città vecchia, incastonata su uno sperone roccioso sopra la Sarine, tanti sono i musei e i punti di ritrovo culturali. Tra i luoghi frequentati dagli appassionati di arte non si può non citare l’Espace Jean Tinguely & Niki de Saint Phalle, ricavato in un vecchio deposito di tram. È un omaggio stravagante alla coppia più famosa della città: lo scultore Jean Tinguely e sua moglie, l’artista Niki de Saint Phalle, due personalità artistiche che hanno plasmato la vita culturale di Friburgo. Un percorso di sculture attraverso il centro città presenta altre opere dei due artisti. All’aperto sono esposte anche 41 opere di artisti contemporanei, che possono essere ammirate gratuitamente dai passanti.

Le mostre
Il Centro di arte contemporanea Fri-Art organizza numerose mostre, mentre il Museo d’arte e storia, ospitato in tre antichi edifici, comprende la maggiore collezione svizzera di sculture della prima metà del XVI secolo. Celebri anche le opere installate nel suo parco. Per chi è in viaggio con i bambini sono indicati il Museo della marionetta e il Museo di storia naturale.

Fra università e bistrot
Oltre ad essere uno dei maggiori centri medievali d’Europa, ricco di riferimenti storici suggestivi, Friburgo è oggi viva e fiorente anche grazie alla folta popolazione di studenti che vi affluisce da ogni parte d’Europa grazie alla sua università bilingue (francese e tedesco). Ed è nei tanti bistrot disseminati per le sue viuzze che la città si anima, fulcro di una cultura vivace e impegnata. Anche sorseggiando un caffè in uno dei bar del centro si possono ammirare le antiche facciate e le fontane della città.

Cosa mangiare e bere a Friburgo
Su Avenue de la Gare, ad esempio, si trovano Xpresso Café, con crêperie, e Pause-Café, con diverse specialità di bevande fredde e calde. Per un assaggio speciale “alla fonte” del cioccolato svizzero ci si può spostare in Route de la Fondèrie per una capatina da Villars. Bar e caffè con WiFi sono disseminati in città, da Le Quai, a Route de la Fondèrie al Cuba Bar di Rue de Romont. Per non parlare di boutique, negozi di antiquari e ristoranti, frequentati dai tanti studenti, ma non solo, per i piatti tipici o le specialità estere. A proposito di gastronomia, a Friburgo si gusta un’eccellente fondue di formaggio e la città non è lontana dal villaggio di Gruyère, rinomato per l’appunto per l’omonimo prodotto caseario, oltre che per un paesaggio verdissimo: il caseificio è aperto al pubblico e offre l’opportunità per scoprire i segreti della fabbricazione del suo formaggio.