La dieta Mediterranea è entrata nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità

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La Dieta Mediterranea è entrata nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. L’ok è arrivato da parte del comitato intergovernativo dell’Unesco riunito a Nairobi. E’ stata una decisione unanime che incorona la dieta mediterranea – espressione coniata negli anni 50 dal nutrizionista statunitense Ancel Keys – che premia anche uno stile di vita basato su prodotti genuini e che vede l’Italia protagonista con la sua storia di tradizioni e di ricette tramandate. In attesa del verdetto, maxi spaghettata organizzata dala Coldiretti davanti al Campidoglio. Intanto volano all’estero i prodotti-base della dieta mediterranea made in Italy, con un aumento del 9% nelle esportazioni, secondo i dati Istat dei primi sette mesi dell’anno.

Il turismo enogastronomico in Italia
Ma il successo all’estero dei prodotti della dieta mediterranea – sottolinea la Coldiretti – rappresenta anche un volano per il turismo enogastronomico che vale 5 miliardi di euro e che caratterizza sempre di più la vacanza made in Italy. La Dieta mediterranea entra nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità che conta già 166 elementi, tra i quali il tango argentino e la calligrafia cinese.
Via libera dall’Unesco anche per la Gastronomia francese e per il Flamenco.