Guida di viaggio a La Spezia: tra le più belle città liguri grazie alla sua posizione strategica

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La Spezia è un comune della Liguria e il capoluogo dell’omonima provincia. Con i suoi 95 641 abitanti è il secondo comune più popoloso della regione (la sua area urbana conta 136 000 abitanti), preceduto solo dal capoluogo Genova.

Tratti salienti
La città si trova all’estremo levante della regione Liguria, a pochi chilometri dal confine con la Toscana, al centro di un profondo golfo naturale al quale dà il nome. Tale golfo, conosciuto anche con l’appellativo di Golfo dei Poeti, è cinto da una catena di colline, la cui cima più imponente è il monte Verrugoli, 749 m s.l.m., asperità che è situata alla periferia occidentale del centro abitato.

Grazie a questa felice posizione geografica è sede di fiorenti industrie mercantili e di una base della Marina Militare Italiana.
Importante centro turistico e commerciale, si trova vicino alle celebri Cinque Terre e alle isole di Palmaria, Tino e Tinetto. La Spezia si trova nel cuore della Lunigiana,storica regione geografica con usi e costumi propri. Il clima è mite e le temperature costanti durante tutto l’anno. Caratteristica principale della zona sono i terrazzamenti, un sistema ideato dai contadini locali per poter sfruttare al meglio le impervie colline della costa ligure.

Punti d’interesseA
La Spezia numerosi ed importanti sono i Musei Civici, che raccolgono gran parte dei reperti provenienti dalla Lunigiana , in quanto per lungo tempo La Spezia era l’unica città dotata di un museo di tutta l’area.

Tra i maggiori vi è quello ospitato all’interno del Castello di San Giorgio (antico maniero fortificato del ‘600 dal quale si può ammirare un incantevole panorama) che racconta la storia della Lunigiana,e dove si concentrano i resti dell’antico insediamento medievale, mentre il Museo Tecnico Navale racchiude al suo interno mezzi d’assalto utilizzati nella prima guerra mondiale e numerosi pezzi storici della Marina Italiana.
Il Museo Civico Etnografico invece raccoglie pezzi di storia lunigianese dell’800-900 e il Museo Lia conserva numerosi dipinti ed opere d’arte dei secoli XIII-XVIII.

Sulla destra del Viale Italia, lungo il mare, troviamo l’ampio Viale Morin, con il tipico arredo verde delle riviere liguri: palme e oleandri. Assolutamente da non perdere una passeggiata sul molo per godere di una bella vista sul Golfo e sulle Alpi Apuane. Si sviluppa in questa zona il porto civile, la cui prima pietra fu posta nel 1890.

Chiesa di S. Maria Assunta
Si tratta dell’antica Cattedrale, dalla travagliata vicenda costruttiva: eretta nel 1271, venne demolita all’inizio del ‘400 per paura che potesse offrire un punto d’appoggio al milanese Niccolò Piccinino, che assediava la città. Ricostruita poco dopo all’interno delle mura urbane, è stata pesantemente bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale. La nuova ricostruzione, ad opera dell’architetto Oliva, ha mantenuto inalterati il presbiterio ed il campanile.
Al suo interno possiamo ammirare un Incoronazione della Vergine con Santi, terracotta invetriata di Andrea della Robbia, una tela del Cambiaso con il Martirio di S. Bartolomeo ed una di Aurelio Lomi con un Miracolo di S. Diego..

Arsenale Militare
Già nei progetti di Napoleone, che non lo poté realizzare per le sopraggiunte sconfitte, l’Arsenale fu alla fine costruito (1861-1869) dall’ufficiale del Genio Militare Domenico Chiodo, per volontà dell’allora Presidente del Consiglio Camillo Benso Conte di Cavour.
Oggi l’Arsenale si estende per un’area di 165 ettari, con più di 12 Km di strade, finalmente visitabili: infatti è stato da poco siglato un accordo tra Marina e Amministrazione Comunale perché le porte dell’Arsenale si aprano ai turisti durante i Week-end.

Museo Nazionale dei Trasporti
Nato nel 1986, il Museo Nazionale dei Trasporti si propone di ricercare, restaurare e conservare, per garantire poi la visione del pubblico, veicoli particolarmente rappresentativi della storia del trasporto: filobus, autobus, tram, locomotive e carrozze ferroviarie offriranno al visitatore scorci di un mondo passato, in accordo con gli attuali orientamenti che vedono nell’archeologia industriale una preziosa risorsa di conoscenza.