A Londra apre The Icecreamist, il gelataio trasgressivo che sfida la tradizione italiana

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Altro che scelta tra cono e coppetta: a Londra il gelato si serve in bicchieri da martini e condito con una buona dose di trasgressione. Un gelataio londinese ha deciso di sfidare i tradizionalissimi italiani con una gelateria ‘rock and roll’ dove il gelato si serve accompagnato da nuvole di nitrogeno liquido e i gusti vanno dal ‘Dark Side of the spoon’ al ‘Molotoffee’. Per non parlare del ‘Baby Gaga‘, fatto con latte materno, l’ultima ricetta shock che gli ha fatto guadagnare l’attenzione di tv e giornali.
In Italia avete i gelati piu’ buoni del mondo, ma guai sperimentare con qualcosa di nuovo. Nessuno ha fatto niente di originale con il gelato negli ultimi 100 anni”, ha detto Matt O’Connor, l’eccentrico e entusiasta direttore creativo di The Icecreamists, la nuova gelateria che ha aperto i battenti a Covent Garden. A prima vista, il locale puo’ sembrare un negozio hard o di musica metal: gli interni sono tutti in nero e fucsia, il marchio del negozio e’ un teschio con due cucchiaini al posto delle ossa e in vetrina c’e’ una fila di sacchetti da flebo pieni di assenzio, che viene sparato in bocca a chi ordina il ‘Sex Bomb’ un gelato al gusto di fior di latte e agrumi, con una spolverata di ‘Viagra naturale’.

Il Baby Gaga
Messe cosi’ le cose, il gelato al latte materno sembra uno dei pochi adatti ai bambini. Ma anche qui la presentazione e’ a dir poco teatrale: il ‘Baby Gaga‘ viene servito da una cameriera vestita da Lady Gaga che lo prepara sul momento in un cappellino di metallo, versando idrogeno liquido fumante alla temperatura di -196 gradi centigradi. Ad accompagnare il gelato sono un paio di biscotti per bambini e una pomata che viene normalmente data ai bebe’ ai quali stanno spuntando i primi denti.
Alcune persone arricceranno il naso, ma in realta’ e’ il gelato piu’ naturale, biologico e genuino che si possa avere”, ha spiegato O’Connor, che ha reclutato finora una quindicina di donatrici che ricevono 45 sterline al litro per il loro latte. E con gelati che vanno dalle 10 sterline in su – 14 per il ‘Baby Gaga’ – O’Connor, che si prepara ad aprire una seconda gelateria in estate, dev’essere sicuro di aver preso la strada giusta.

Un aiutino tutto italiano
Sebbene bizzarra e mai testata fino ad ora, la sua idea e’ frutto di approfondite ricerche. Il direttore creativo, che dice di ”vivere e respirare gelato” puo’ contare sull’aiuto di un team di chef, gelatai e pasticceri, tra cui il master gelataio Roberto Lobrano dell’universita’ del gelato Carpigiani, in provincia di Bologna.

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