Venezia: per i turisti arriva la tassa di soggiorno

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Venezia sarà un pò più cara a partire dai prossimi giorni perchè si dovrà pagare la tassa di soggiorno se si pernotta nella città lagunare. Nonostante le polemiche e i dubbi serpeggino da tempo e gli albergatori temono che i vacanzieri possano decidere di dormire nelle aree limitrofe, l’amministrazione comunale è stata irremovibile sull’argomento. Le tariffe comunque non saranno uguali ovunque ma dipenderanno dalla zona, centro storico o terraferma e anche in base alla qualità dei servizi scelti e all’età. In linea di massima però si pagherà da un minimo di pochi centesimi ad un massimo di cinque euro.

Il Comune interpellato sull’argomento si è giustificato dicendo che il periodo è critico, mancano i soldi e questo è un ottimo modo per risolvere il problema senza gravare troppo sui cittadini e, in fondo nemmeno sui turisti ma sono pochi coloro che sono d’accordo con tale affermazione.Si tratta di una mini manovra, dunque, che in un periodo di tagli riempirà di un minimo le casse locali. Come ha spiegato il vicesindaco Sandro Simionato a tal proposito: “Per Venezia il turismo è un’attività privilegiata e una risorsa: c’è un interesse comune che va difeso, quello della nostra città che è un bene dell’umanità. Vanno garantiti elevati standard di servizi sia a i turisti che ai cittadini veneziani, e in questo senso va la scelta della nostra Amministrazione di applicare l’imposta di soggiorno”.

 

Sempre lo stesso vicesindaco, però, ha ricordato che esiste una particolarità in tale provvedimento: l’esenzione dal pagamento dell’imposta a partire dal sesto giorno, mentre altri Comuni la applicano per un lasso di tempo più lungo. Scontenti invece gli albergatori perchè sanno che i clienti non saranno felici al momento del saldo della vacanza, andranno via dagli hotel magari arrabbiati e alla fine, soprattutto i primi giorni, avranno più noie che vantaggi.