Napoli: si scioglie ancora una volta il sangue di San Gennaro

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Il miracolo è avvenuto ancora una volta: chiamatelo caso, superstizione o semplicemente fede ma questo significa che l’anno che verrà non sarà tanto male. Considerato un vero portafortuna dei tempi moderni il sangue di San Gennaro che dallo stato solido passa allo stato liquido in determinati periodi dell’anno è atteso con tanta trepidazione ogni volta e in tempi di notizie poco sconfortanti che arrivano ai media, forse l’intervento di un Santo è proprio quello che ci vuole, se non altro per consolare gli animi angosciati. Nella cattedrale di Napoli il fenomeno si è presentato ancora e l’ampolla tenuta dall’arcivescovo della città, cardinale Crescenzio Sepe, ha cambiato aspetto proprio nel giorno in cui si festeggia il patrono  partenopeo e campano.

In realtà il sangue era già liquefatto quando è stata aperta la cassaforte che di solito la conserva. I napoletani ora stanno meglio perchè temevano che un ritardo in questo senso, potesse portare sciagure a chi vive alle falde del Vesuvio, come recita una antica credenza popolare. La folla quindi si è sciolta in un lungo applauso per una manifestazione che viene riproposta tre volte all’anno. I giorni in questione sono il 19 settembre, dedicato al santo patrono, il 16 dicembre e il sabato che precede la prima domenica di maggio e ogni volta la speranza è sempre la stessa.

 

Tra i banchi in chiesa non sono mancate autorità politiche come il governatore della Campania, Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro e il sindaco Luigi de Magistris. Intervistato, il Cardinale Sepe ha ribadito: “A nessuno è permesso cambiare la data di questo evento prodigioso. Il sangue di San Gennaro è vivo a dimostrare che è vivo per il popolo di Napoli perché è ancora viva oggi la devozione al Santo”, una frecciatina alla possibilità prevista dalla  manovra finanziaria di spostare le feste patronali. !Questa data non è solo una pagina di calendario, ma una fase della vita che porta ad affrontare in modo nuovo le sfide che ci aspettano. Sfide che a Napoli sembrano sempre troppe dando un senso di sfiducia e di impotenza. Per questo San Gennaro viene in nostro aiuto”.