Se ieri mattina, poco dopo le nove del mattino è stata avvertita una scossa di terremoto a Milano, Torino e Genova, mentre in nottata lo stesso era avvenuto nel veronese, nelle scorse ore la terra, seppur senza far angosciare troppo la popolazione, ha continuato a muoversi. Molte persone scese in strada subito dopo l’evento, hanno trascorso la notte o parte di essa fuori dalle abitazioni. Del resto, chi dimentica cosa è avvenuto a l’Aquila due anni fa o in passato in altre zone del Belpaese. Insomma, in questi casi per molti la regola è che la prudenza non è mai troppa.
Se ieri molti bambini sono stati fatti uscire per precauzione dalle scuole materne, oggi c’è stata grande indecisione in merito, anche se il terremoto è stato di media intensità. Si calcola, infatti che abbia avuto una potenza pari a 4.9 gradi della scala Richter con l’epicentro nella pianura padana emiliana, in provincia di Reggio Emilia. L’Istituto di Geofisica ha confermato che le aree direttamente limitrofe all’epicentro sono state Poviglio, Brescello e Castel di Sotto.
Alle 19 di ieri sera, poi, la terra si è mossa di nuovo in provincia di Reggio Emilia, nella stessa zona con una intensità di 3.5 e una profondità di 30 km. Gli esperti del settore, tra l’altro, non escludono che l’evento possa comunque ripetersi ancora con intensità simile o meno. Dai primi rilievi non sembra che ci siano stati danni evidenti a persone o cose, tuttavia i vigili del fuoco stanno effettuando dei sopralluoghi nelle aree interessate e hanno già verificato che non ci sono eventuali pericoli in oltre 400 scuole comunali di Milano. Nell’area di Reggio Emilia sono caduti calcinacci dagli edifici e la rete di telefonia mobile è rimasta intasata per alcuni minuti, ma in linea di massima per fortuna solo tanto spavento e nulla di più.
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