Carnevale 2012 Viareggio: la maschera del capitano Schettino non salirà sul carro

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Resterà un mistero: era o non era il capitano Schettino il protagonista della maschera che doveva salire sul carro principale del Carnevale di Viareggio 2012? Da giorni dall’organizzazione dell’evento di respiro internazionale e tra i più importanti in Italia, si affrettano a dire di no, ma le voci sono discordanti. Il risultato è che comunque, per evitare polemiche e allusioni, l’attore che doveva sfilare in prima linea non ci sarà. Magari si è trattato solo di coincidenze sfortunate, visto che la Costa Concordia è naufragata proprio a ridosso del periodo carnascialesco, ma anche se ogni riferimento potrebbe essere puramente casuale, qualche cittadino non avrebbe pensato ad altro che al capitano di Costa Crociere e a tutta la tragedia che gira intorno a questa storia.

Se è vero che il Carnevale deve far ridere e distrarre da problemi quotidiani che non vanno affrontati con leggerezza  la Fondazione locale ha scelto la linea della sobrietà e della serietà e qualunque fosse il tenore e il messaggio sul carro “incriminato”, non ci sarà nessuno a “sfidare” un ricordo ancora troppo vivo nella mente di tutti. Ad intervenire sulla vicenda e a chiarire una volta per tutte la questione, ci ha pensato Alessandro Santini, presidente della Fondazione Carnevale il quale ha detto:  ‘A Viareggio  sappiamo bene cosa e’ il dolore e il Carnevale sin dalla sua nascita ha saputo invece rappresentare una occasione per dare testimonianza di vicinanza e solidarieta’ alle persone che soffrono”.

Mentre i fatti di cronaca cercano di fare luce sulla vicenda, inserendo il tanto amato “gossip all’italiana” e piazzando lo stesso Schettino fra le braccia delle bella moldava 22enne, vera o meno che sia la verità, a Viareggio si cerca come sempre un divertimento puro, dedicato a tutti e capace di premiare il lavoro di tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato sodo per creare dei carri che facciano satira sulla nostra condizione attuale, ma che in nessun modo possano turbare la sensibilità degli italiani.