Allarme rincari sui trasporti

Le vacanze 2013 degli italiani sono minacciate e rese sempre più brevi non solo dalla crisi economica ma dai rincari diffusi in tutti gli ambiti del settore viaggi: la denuncia di questa situazione arriva direttamente dal Codacons, sulla base degli ultimi dati Istat. Il settore dei trasporti è quello più colpito e  si evidenziano rincari a due cifre: a giugno i prezzi dei traghetti sono aumentati del 13,1% rispetto al precedente mese di maggio, mentre i biglietti aerei hanno registrato innalzamenti in media del 16,1% sullo scorso anno. Lo stesso si può dire anche dei pacchetti vacanza, tanto amati dai vacanzieri: in questo caso gli aumenti registrati in giugno sono del +12,8% su maggio, e del +4% rispetto allo stesso mese del 2012.

Vacanze estate 2012: il 44 per cento degli italiani non partirà

 

Vacanze negate per almeno il 44 per cento della popolazione. Una cifra incredibilmente alta, soprattutto se calcoliamo che gli italiani erano intenzionati a rinunciare a tutto, ma non alla partenza per le proprie ferie. Se qualche anno fa, il must della bella stagione era l’estero, poi ci si era spostati sul Belpaese, ma per l’estate 2012 i risparmi sono davvero finiti. La crisi economica fa sentire i suoi effetti e una ricerca condotta dal Codacons parla di una tendenza che, volenti o nolenti, sta colpendo in modo pesante gli abitanti del Belpaese che già pensano a come prendere il sole in balcone, con un pizzico di malinconia.

Federconsumatori: si parte di meno per le feste pasquali!


Si parte di meno per le feste pasquali. E chi viaggia preferisce le mete “economiche” che, proprio per l’aumento delle preferenze, sono diventate più care: più 12% per una settimana in agriturismo e più 8% per una in fattoria. È quanto rileva Federconsumatori. L’associazione ha calcolato il costo di una vacanza di una settimana in pensione completa nel periodo di Pasqua: 1760 euro per una settimana al mare, 790 euro per una settimana bianca, 875 euro per una i beauty farm, 480 per l’agriturismo, 259 in fattoria e 495 per un fine settimana in una capitale europea. Fra le cause del calo di partenze ci sarebbero la Pasqua in anticipo, il tempo incerto e soprattutto il “drastico calo del potere di acquisto”. “Secondo le nostre previsioni – si legge in una nota – solo 6 milioni e 650 mila famiglie trascorreranno la Pasqua fuori casa, con un calo delle partenze del 5% rispetto al 2007. Per coloro che invece partiranno, inoltre, le mete preferite saranno soprattutto quelle “economiche”, cioè agriturismi e fattorie, che, proprio per via di questo boom di preferenze, sono quelle che hanno registrato i maggiori rincari rispetto allo scorso anno, rispettivamente del 12% e dell’8%.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.