India e Cham: la danza sacra del Ladakh

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Un suono particolare, quasi ipnotico, dato da un ritmo serrato scandito da trombe, tamburi e cembali. Tutti i presenti che ascoltano sono in qualche modo convolti nella rappresentazione e si fa strada l’epifania del corvo e del cervo. Come si svolge queasta sorta di danza sacra, cheinteressa l’India e in particolare il Ladakh? A due a due, danzatori con le maschere di queste divinità cominciano a muoversi nello spazio circostante. Non si tratta di passi a caso ma quasi simbolici che seguono un linguaggio arcaico fatto di gestualità tra colori e ornamenti tipici quanto coloratissimi negli abiti.

Il cervo nello specifico, rappresenta la forza della profezia e il corvo la purificazione. Si aprono le danze come si suol dire e si raccontano storie e morali del passato in una specie di enciclopedia aperta quanto vivente che dovrebbe servire anche a istruire le nuove generazioni e che si tramanda da tempo. La danza rituale riguarda l’addestramento spirituale dei monaci e si svolge nello stesso tempo su tre livelli. Parliamo dell’essoterico, cioè esteriore, esoterico quindi interiore e simbolico e con un simbolismo legato a varie elementi visivi. Ecco, quindi, che si moltiplicano accessori, cromie, disegni e maschere.

 

La divinità più che rappresentata, viene letteralmente “incarnata” ed è importante che ne vengano esaltate le qualità mitiche nel migliore dei modi. Curioso il modo in cui si ricordano le sue qualità. In questo senso, perciò generosità, pazienza e moralità hanno un corrispettivo in orecchini, bracciali, borse e tutto ciò che viene cucito su abiti in primo luogo gli occhi. A livello esteriore, invece, tutto si si concretizza nei passi e nei movimenti delle mani e della testa. Il corpo è uno strumento musicale che è mosso dall’energia e dalla volontà divina e il discepolo entra in una dimensione che non ha tempo e spazio, ma è immersa totalmente nella spiritualità.Una fusione tra anima terrena e celeste che vale davvero la pena di vedere.