Boom di feste e sagre a settembre: così gli italiani si consolano alla fine delle vacanze

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Settembre, vacanze finite per i più. Si torna a lavoro o, i più giovani, sui banchi di scuola. A ‘consolare’ gli affetti da sindrome da rientro ci sono le tante sagre e fiere dedicate ai prodotti della terra. Lo svago gastronomico nei mercatini di tutta Italia piace a tre italiani su quattro, secondo quanto emerge da un sondaggio condotto dal sito www.coldiretti.it. In questo periodo – ricorda l’associazione – si moltiplicano le iniziative di valorizzazione dei prodotti locali con feste organizzate in tutta Italia, dove quasi la metà dei frequentatori spende in questa occasione una cifra compresa tra i 10 ed i 30 euro a persona per gustare o acquistare prodotti dell’enogastronomia.

ALL’INSEGNA DEL RISPARMIO
Il 30% non supera i 10 euro di spesa a persona, il 13% non spende un euro ed il 7% più di 30 euro, secondo il sondaggio Coldiretti. Si tratta di valori che – continua la Coldiretti – contribuiscono comunque ad alimentare il motore della vacanza enogastronomica che con 5 miliardi di fatturato stimato per il 2010 è l’unico segmento in costante e continua crescita nel panorama dell’offerta turistica nazionale.

I PRODOTTI PIU’ GETTONATI
Il mese di settembre è tradizionalmente il più ricco per varietà e numero di sagre e la maggior parte sono dedicate alla vendemmia, all’uva e al vino, con il 35% delle feste a loro dedicate. Tra gli altri prodotti, i più celebrati, sono frutta e verdura celebrate nel 22% dei casi e i funghi (11%). Nell’8% dei casi – prosegue la Coldiretti – ad essere onorati sono la carne e i suoi derivati e la stessa percentuale di sagre è dedicata a pasta, pane e polenta.