Come aprire un fast food vegetariano. Consigli utili per un’ attività di successo

di Redazione Commenta

Come aprire un fast food vegetariano. Consigli utili per un’ attività di successo
Il fast food vegetariano è un business che negli Stati Uniti funziona bene e nel nostro Paese è ancora da sfruttare. Il segreto per aprire un fast food vegetariano di successo è copiare i casi di successo. Negli Stati Uniti e in Australia è una tendenza e può diventare un business anche qui in Italia.
L’ idea nuova che viene da Oltreoceano è aprire un fast food della frutta e della verdura, un’ attività dedicata che tiene alla salute a alla linea. Ecco alcuni consigli pratici per aprire il proprio fast food vegetariano.

STUDIARE I CASI DI SUCCESSO
Il primo passo è guardare i siti delle grandi catene già aperte. In Italia c’è www.viel8plus.it, in Australia c’è www.purenat.com.

FARE PRATICA IN UNA GELATERIA
Il secondo passo è fare pratica in una gelateria: il tipo di attività che in Italia è più simile ai fast food della frutta made in USA.
Una stagione di lavoro (magari quella estiva in cui i gelatai cercano collaboratori) basta per fare pratica, per scoprire tutti i trucchi del mestiere e per rendersi conto se si è portati per questo lavoro.

TROVARE IL NEGOZIO
Bisogna trovare il negozio: deve essere in centro o in una zona di intenso passaggio pedonale, ancora meglio se in una località turistica.
Deve avere una canna fumaria, indispensabile per ottenere l’ autorizzazione a cuocere i cibi, e uno spazio all’ aperto in cui disporre i tavoli.

CREARE IL MENU
Affittato il negozio occorre pensare ad un menu per le diverse ore della giornata. Il locale deve essere frequentato da colazione a cena. Oggi i clienti vogliono proposte sfiziose: yogurt con marmellate fatte in casa, gelatine, spiedini di frutta, e sul fronte salato torte salate, zuppe e verdure grigliate con riso integrale.

FARE I CONTI PER L’ ATTREZZATURA NECESSARIA
Bisogna fare i conti. Per attrezzare una cucina professionale e arredare il locale si mettono in conto 90.000 euro. Se sembrano troppi, l’ ideale è trovare due soci con 30.000 euro a testa disponibili a credere all’ iniziativa. Per i guadagni, tenendo aperto per 250 giorni all’ anno si può stimare un fatturato di 1.500 euro al giorno per un totale di 400 mila euro l’ anno. Alla cifra vanno sottratti 280 mila euro di costi di acquisto di materie prime e di gestione. Il profitto varia da 90.000 a 120.000 euro.

FARE LE PRATICHE PER L’ AVVIO DELL’ ATTIVITA’
Trovato il negozio e il capitale, bisogna fare le pratiche per l’ avvio dell’ attività che rientra nella sezione ” locali pubblici con somministrazione di alimenti e bevande “. Confesercenti (www.confesercenti.it) e Confcommercio (www.confcommercio.it) danno le informazioni per preparare i documenti.