Guida di viaggio a Zanzibar – in origine la “Terra dei neri”… oggi un paesaggio da fiaba!

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Zanzibar è un arcipelago situato nell’Oceano Indiano ed è una parte della Repubblica Unita della Tanzania,composto da due isole principali, Unguja e Pemba, e numerose isole minori.
Il paesaggio da fiaba con le sue spiagge da sogno, il clima caldo in ogni momento dell’anno, i fondali meravigliosi e l’atmosfera che si respira, rendono Zanzibar una delle mete preferite da migliaia di turisti.

Zanzibar e la parte continentale della Tanzania (allora Tanganica) si unirono solo nel 1964, poco tempo dopo la rivoluzione di Zanzibar; in precedenza, Zanzibar era un soggetto politico distinto, prima un sultanato e poi un protettorato britannico e infine, brevemente, una monarchia costituzionale.

Origini del nome
Il nome Zanzibar deriva molto probabilmente dal persiano zanj, con cui i persiani indicavano i neri; zang-i bar significherebbe “Terra dei neri”. Viene talvolta proposta un’altra etimologia dall’arabo zanjabīl, che significa “zenzero”, una delle spezie commerciate da Zanzibar; ma si tratta probabilmente di una cosiddetta “etimologia facile”, ipotizzata sulla sola base dell’assonanza.

Zanzibar è nota per molti motivi. A causa dell’influenza congiunta delle culture arabe, persiane, e bantu, e della frenetica attività commerciale che ha legato Zanzibar al Medio Oriente e persino all’India e alla Cina, l’arcipelago è uno dei luoghi più rappresentativi della cultura swahili, la cui lingua fu a lungo quella predominante negli scambi commerciali fra Asia e Africa, e tuttora svolge il ruolo di lingua franca in gran parte dell’Africa orientale.

Il centro storico della capitale di Zanzibar, Stone Town, ricco di testimonianze architettoniche e storiche della cultura swahili, è stato dichiarato patrimonio dell’umanità UNESCO. Zanzibar fu anche un luogo centrale del commercio di schiavi a est dell’Africa, nonché della via delle spezie, e ancora oggi una parte significativa della sua economia si basa sulla produzione di chiodi di garofano, noce moscata, cannella, pepe e zenzero. Negli ultimi decenni ha conosciuto un continuo e rapido sviluppo il settore turistico, che sfrutta il patrimonio naturale, paesaggistico e culturale dell’isola

Cosa vedere

Se scegliete una vacanza a Zanzibar dovete assolutamente visitare:

Unguja (Zanzibar), dove oltre al bellissimo paesaggio c’è l’antica Stone Town caratterizzata da vicoli stretti e un’architettura unica influenzata da arabi, indiani, europei e africani, i resti dei palazzi a Maruhubi, le rovine del palazzo del Mwinyi Mkuu a Dunga, e i bagni persiani di Kidichi.
Pemba, la seconda per importanza, non lo è in bellezza in quanto è un’isola verdeggiante e collinosa, con fondali marini tra i migliori per effettuare immersioni e siti archeologici molto interessanti come le rovine di Ras Mkumbuu, Mkama Ndume presso Pujini, e Haruni presso Chwaka.
Changu, in passato fungeva da prigione che fu costruita dai britannici, ma è famosa anche per le tartarughe giganti che la popolano e le rovine dove andare a curiosare.
Mafia, la più a sud delle isole, è anche quella meno frequentata dai turisti. Fa parte insieme a Unguja e Pemba delle Isole delle Spezie.
Ma anche altre piccole isole come Tumbatu, Mnemba, Uzi, Mesali, Latham.

Le spiagge a Zanzibar sono un vero e propio paradiso terrestre, luoghi incantevoli, pacifici dove l’unico rumore sono le onde del mare, cristallino, nel quale potrete cullarvi tutto il giorno.
Ci sono oltre 25 fantastiche spiagge da visitare durante il vostro soggiorno sull’isola. Le più belle sono: Nungwi, affiancata da alberi di banane, mangrovie e palme da cocco; Mangapwani che vale la pena visitare, Matemwe, Pwani Mchangani, Kiwengwa, Uroa, Bwejuu e Jambiani dove troverete dei lidi da sogno!

Sperduti qua e là ci sono anche pittoreschi villaggi di pescatori dove la gente vive nell’assoluta semplicità quotidiana.

Vita notturna
Zanzibar è ricca di storia musicale, grazie alle culture e alle pratiche religiose, che col passare del tempo si sono evolute, ora siamo in possesso di un’unica e vasta selezione musicale.