Isole Marshall, il più grande santuario degli squali

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Le Isole Marshall hanno creato il più grande santuario per gli squali del mondo su una vastissima area di 750 mila miglia quadrate nell’Oceano Pacifico.  il senatore Tony deBrum, uno dei proponentia al Parlamento delle Marshall ha dichiarato:

Approvando questa legge, non esiste nessuna dichiarazione più grande che possiamo fare rispetto all’importanza degli squali per la nostra cultura, l’ambiente e l’economia. La nostra può essere una piccola nazione insulare, ma le nostre acque sono l’area più grande dove gli squali sono protetti.

L’economia delle isole Marshall è basata prevalentemente sul turismo, sull’artigianato locale e sulla pesca. Il periodo migliore per visitarle va da giugno ad ottobre, periodo in cui le piogge sono scarse ed è possibile effettuare escursioni. Ogni atollo è dotato di strutture alberghiere ma il turismo, principale fonte di denaro, è diffuso soprattutto nella capitale, dove la maggior parte dei turisti è attirata dall’artigianato o dal mare che la circonda.

L’altra fonte economica è la pesca, utilizzata sia come sostentamento che per esportazione. Un’altra importante fonte di reddito è costituita dagli insediamenti militari degli Stati Uniti, che impiegano circa 1200 addetti come camerieri, cuochi, giardinieri e operai.

Sean Connolly, che ha guidato un team di ricercatori australiani che si è occopato di monitorare la situazione nella barriera corallina, denuncia il calo repentino della popolazione di squali a causa della pesca indiscriminata:

il declino o degli squali è abbastanza rapido e le nostre stime concordano su circa il 6% di declino annuo degli squali pinna bianca delle barriera corallina e del 9% per gli squali grigi di barriera. Secondo il rapporto le stime sono addirittura prudenziali e il calo effettivo potrebbe essere ancora più alto se si tiene conto di altri fattori più difficili da determinare. La situazione generale non è molto buona. Le popolazioni di squali in altri Paesi con barriere coralline significative nella nostra regione stanno anche molto peggio di quanto stiano le nostre … e le nostre non sono in buona forma.

Via | Greenreport.it, Wikipedia