Sos meduse in Sicilia, pronto il piano d’ emergenza per i turisti

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Un progetto pilota per prevenire e mitigare le possibili conseguenze sanitarie causate dalla presenza delle meduse nei mari della Sicilia: lo promuove l’ assessorato alla Sanità della Regione siciliana che, su precise indicazioni dell’ assessore Massimo Russo, sta mettendo a punto alcune importanti misure per contenere i danni per la salute dei bagnanti, per suggerire comportamenti adeguati nella balneazione, ridurre i rischi di esposizione e minimizzarne le conseguenze.

LA SPERIMENTAZIONE
La sperimentazione partirà nelle zone balneari a più alta densità, dove sarà valutata la sostenibilità dell’ intervento che sarà articolato in due fasi principali. La prima prevede un momento formativo che coinvolgerà figure chiave come gestori dei lidi, assistenti bagnanti e soccorritori ai quali verranno illustrati alcuni aspetti riguardanti la caratterizzazione delle specie di meduse a maggiore rischio e i relativi suggerimenti su come comportarsi e su quali medicinali sarà necessario avere a disposizione per un efficace intervento immediato; la seconda fase punterà alla informazione dei bagnanti attraverso la predisposizione di opuscoli e di manifesti che indicano con estrema semplicità cosa fare in caso di contatto con le meduse.

INFORMAZIONI PER I TURISTI
Informazioni dettagliate saranno anche contenute, a partire da lunedì 13 luglio, sul sito internet dell’ assessorato regionale alla Sanità (www.regione.sicilia/sanita) con le immagini delle principali specie di meduse e con la specificazione dei rischi per la salute che ciascuna specie puo” causare ai bagnanti.

E’ un importante momento di prevenzione – sottolinea l’ assessore regionale alla Sanita’ Massimo Russo – che serve a circoscrivere un fenomeno che soprattutto negli ultimi anni ha preoccupato i bagnanti. Promuovere una corretta consapevolezza della reale portata del problema significa preoccuparsi concretamente della salute dei cittadini e scongiurare il pericolo di ingiustificati allarmismi. In questi due mesi valuteremo gli effetti della nostra azione di prevenzione per poter poi affrontare la situazione in modo omogeneo per tutta la Sicilia a partire dall’ inizio della prossima estate“. Il progetto pilota viene portato avanti in collaborazione con il dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) e con l’ istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.