Sulle tracce degli antichi pellegrini percorrendo la Via Francigena


Ripercorrere la Via Francigena per assaporare il fascino di un percorso spirituale unito a suggestivi paesaggi naturalistici. Tra trekking e pellegrinaggio, passando dalla pianura al mare attraversando l’Appennino per poi risalire infine le colline della Lucchesia: è quanto organizza Cammina Cammina, ideato da Parma Turismi con la collaborazione delle province di Parma, Massa-Carrara, La Spezia e Lucca. Dieci giorni di cammino dal 25 aprile al 4maggio 2008 da Fidenza a Lucca, due città che hanno un forte significato simbolico. Un viaggio che vuole portare alla scoperta di questo tratto di perscorso, passando la notte negli ostelli e delle strutture ricettive che ospitano i pellegrini attraverso i territori di Massa-Carrara e La Spezia. 10 giorni di in 10 tappe, per un totale di circa 210 km lungo la via Francigena e la sua storia.

Roma: a Palazzo delle Esposizioni “Acqua aria fuoco terra”, mostra fotografica firmata National Geographic


A parlarci del pianeta Terra, e del fragile equilibrio uomo-ambiente, ecco la mostra fotografica “Acqua aria fuoco terra” a Palazzo delle Esposizioni dal 16 febbraio al 30 marzo: novanta immagini realizzate dai fotografi più importanti della rivista National Geographic, che da oltre un secolo racconta il mondo e la natura con straordinaria efficacia. La mostra, curata da Guglielmo Pepe, direttore di National Geographic Italia (giunta al suo decimo anniversario), è suddivisa in 4 sezioni e presenta 92 immagini realizzate da 39 tra i migliori fotografi che hanno fatto la storia del magazine e hanno dedicato la vita alla passione per la conoscenza e la divulgazione. Come Michael Nichols, protagonista della leggendaria impresa “Megatransect” con il biologo Michael Fay; Paul Nicklen, il ‘fotografo dei ghiacci’ cresciuto con gli Inuit (che sarà protagonista di una conferenza evento, il 4 marzo al Palazzo delle Esposizioni); Carsten Peter, specialista della fotografia naturalistica estrema; Joel Sartore, tra i veterani della rivista, con cui collabora da oltre 15 anni.

Oslo e il crepuscolo artico, un esperienza indimenticabile


Oslo e il crepuscolo artico: quel momento magico in cui alba e tramonto (d’inverno qui sono pochissime le ore di luce) si fondono in un chiarore rosato che filtra da un cielo striato di nubi. All’orizzonte un’enorme orca salta fuori dall’acqua e ripiomba nel mare. Sbucano altre pinne. Qualche muso. Movimenti fluidi. Intorno al fiordo norvegese di Tysfjord, 68° latitudine Nord, di fronte alle isole Lofoten, tra novembre e gennaio, si radunano centinaia di questi grandi cetacei sulla scia della migrazione stagionale delle aringhe, fi il safari piu’ emozionante dell’inverno. L’osservazione ravvicinata delle orche e delle loro acrobazie avviene in piu’ modi: dal ponte della motonave, dallo Zodiac o facendo snorkeling, il piu’ sensazionale. Si parte in gommone, protetti da pesanti mute termiche nere e gialle; si penetra tra montagne che precipitano nell’acqua pura, pulita, profonda e il fiordo si anima delle code, dei giochi, dei soffi e dei respiri delle orche.

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