Confesercenti: incentivare la qualità e destagionalizzare il turismo

di Redazione Commenta


Le città d’arte rappresentano un tesoro per il turismo italiano ma la concorrenza internazionale diventa sempre più “agguerrita”. Bisogna dunque incentivare la qualità e destagionalizzare il turismo. E proprio per questo, in occasione della 12a Borsa del Turismo, Confesercenti lancia lo slogan “una stagione turistica lunga un anno“. Nonostante la ricchezza turistica, l’Italia – afferma Confesercenti in una nota – è scivolata al quinto posto nella graduatoria del turismo mondiale e sta muovendo verso il settimo. “Eppure le “cifre” del movimento turistico delle città d’arte indicano grandi potenzialità: il turismo culturale in Italia “produce” il 30% della domanda globale ma in termini di fatturato vola oltre il 36%. E la spesa pro-capite giornaliera è del 42% superiore a quella media-vacanza – commenta l’associazione – Non solo. Per le attività ricreative e culturali la spesa è dell’8% contro il 5% degli altri tipi di turismo. Per la gastronomia ed i prodotti alimentari il rapporto è nuovamente vantaggioso: nelle città d’arte si spende il 9% contro il 6% dell’altro turismo. Stessa situazione per i prodotti locali: 8,5% contro il 5,5%“. Il problema? La concorrenza internazionale diventa più agguerrita e “spuntano” nuovi concorrenti come la Cina che quest’anno, commenta Confesercenti, giocherà le sue carte anche con le Olimpiadi e l’Expo universale di Shangai. Da qui la battaglia dell’associazione per svincolare il turismo dalla stagionalità. E dunque lo slogan diventa “una stagione turistica lunga un anno“. Secondo Confesercenti, si tratta di un obiettivo che richiede “l’abbattimento dei costi per gli operatori attraverso interventi sul fisco, sul costo del lavoro, ma anche sulle tariffe locali e sull’energia“, “incentivi che sostengano progetti per una migliore qualità del servizio” e l’incentivazione di servizi, botteghe artigiane e attività economiche nei centri urbani.

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Immagine | Roma, di Lukask, da
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