Asl di Olbia: la dialisi in vacanza in 4 centri turistici della Gallura

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Le vacanze per i dializzati possono essere molto problematiche, specialmente se la destinazione scelta manca di attrezzature adeguate o di ospedali a breve raggio. E allora ci ha pensato la Sardegna che, da un’ analisi delle esigenze dei propri turisti, ha deciso di rendere la vita a questi vacanzieri particolari…

I TURISTI DELLA SARDEGNA
I turisti che si sono rivolti alla Asl di Olbia hanno mediamente tra i 40 e 50 anni; quest’ anno hanno incrementato il numero di settimane di permanenza, dalle due settimane della passata stagione si è infatti arrivati alle tre, quattro di questa stagione. A questi si aggiungono numerosi quelli che – proprietari di abitazioni – vi trascorrono tutta l’ estate. Tra i dializzati c’ e’ anche un gruppo composto da 15 bambini tra i 3 e 15 anni in cura presso la clinica pediatrica “De Marchi” di Milano che, da qualche anno raggiungono l’ isola per trascorrere le vacanze e vengono dializzati all’ ospedale di La Maddalena. Tra i prenotati ci sono anche diversi austriaci, tedeschi, svizzeri, portoghesi.

LA DIALISI IN VACANZA
Lo scopo della dialisi non è solo quello di allungare la vita, ma anche quello di migliorarne la qualità: l’ efficacia delle terapie su misura anche sulla possibilità per il paziente di svolgere una vita pressochè normale e quindi di poter viaggiare e fare vacanze, vivere una vita come quella dei propri cari, stare con loro anche in vacanza, nonostante la malattia e le cure alle quali, regolarmente, si devono sottoporre.

TRATTAMENTI COME A CASA
Per questo motivo l’ Azienda sanitaria gallurese ha avviato il progetto per soddisfare le esigenze dei tanti turisti che frequentano le coste del nord della Sardegna e che durante il loro soggiorno in Gallura necessitano di assistenza dialitica. Il rene artificiale viene utilizzato nei casi di blocco e d’ insufficienza renale grave e permette di depurare il sangue dalle scorie metaboliche in esso presenti. Il sangue, passando attraverso diversi filtri, viene rimesso in circolazione, purificato. I pazienti nefropatici devono sottoporsi periodicamente a trattamento emodialitico per sostituire la funzione renale: nell’ 80% dei pazienti viene praticato il trattamento tre volte alla settimana, con una durata di circa quattro ore per ogni seduta.