Rappresentazioni viventi nella Settimana Santa: l’Italia mette in scena la passione

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Nel corso della Settimana Santa l’Italia, da nord a sud, mette in scena oltre tremila rappresentazioni viventi. Processioni, riti e tradizioni folcloristiche fanno scendere in strada figuranti e reliquie, con eventi davvero da non perdere. Si comincia con la Domenica delle Palme con l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, per poi proseguire con il Giovedì Santo dedicato alla visita ai Sepolcri per ricordare l’Ultima Cena. La notte del Venerdì Santo i riti che ricordano la Passione di Cristo illuminano le strade con le fiaccole delle processioni. La Domenica di Pasqua, infine, la festa.
Ecco allora alcune delle manifestazioni e degli eventi che potete trovare lungo l’Italia nella Settimana Santa.

ASSISI
Ad Assisi la sera del Giovedì Santo si svolge la “Deposizione del Crocefisso, Scavigliazione”, nella Cattedrale di S. Rufino. Il Venerdì Santo segue il corteo per il trasferimento dei simulacri del Cristo morto e della Madonna Addolorata dalla Cattedrale alla Basilica di San Francesco e la Processione delle confraternite lungo un percorso illuminato da fiaccole.

ADRANO
Ad Adrano, in provincia di Catania, la Diavolata si celebra il giorno della Pasqua. Di fronte al castello normanno vengono rappresentati i due mondi ultraterreni: l’Inferno ed il Paradiso.

RIBERA
A Ribera (Agrigento) si comincia la mattina del Venerdì Santo, con la Via Crucis per le vie del paese fino all’arrivo al campo santo, dove è issato e crocefisso da soldati vestiti da Romani. La festa vera e propria è la domenica di Pasqua quando le persone si concentrano nella via principale per vedere il famoso e rinnovato Incontro di Pasqua, tra la Madonna, Gesù risorto e S. Michele.

S. FRATELLO
In provincia di Messina, a S. Fratello, si svolge La Festa dei Giudei. Gli abitanti, con vesti arabescate e maschere, danno vita ad insoliti spettacoli di danza accompagnati dal suono delle trombe.

SULMONA
La Domenica di Pasqua a Sulmona si rinnova uno dei riti più suggestivi di origine medievale di tutto l’Abruzzo: La Madonna che scappa. La Madonna, chiusa nella chiesa seicentesca di S. Filippo Neri, non riesce a credere alla notizia delle resurrezione che le porta S. Giovanni. Soltanto in seguito Maria si convince ed esce sulla piazza accolta da una folla esultante: inizialmente la statua procede lentamente e poi, all’improvviso, si lancia in una folle e gioiosa corsa verso il Figlio, durante la quale la Madonna perde il manto nero che la avvolge e che libera il prezioso vestito con rami d’oro. Al posto del fazzoletto del lutto tra le sue mani spunta una rosa rossa e candide colombe si levano tutt’intorno alle statue della madre e del figlio finalmente riunite. Comincia così un corteo che percorre festoso le vie della città accompagnato dal suono delle campane in festa e dai fuochi d’artificio. Secondo la tradizione, la perdita del velo, la rosa rossa e le colombe sono auspici di prosperità.

Fonte: Turismo News