Uganda: turisti tranquilli, nessuna epidemia di vaiolo. Era varicella

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L’Oms ha appurato che alcuni sospetti casi di vaiolo che erano stati segnalati in Uganda oggi erano invece dovuti al virus della varicella. Lo rende noto la stessa Organizzazione mondiale della sanità attraverso il portavoce Gregory Hartl. “Sembra che i presunti casi di vaiolo siano in realtà di varicella, per giunta verificatisi nelle passate tre settimane. Non si tratta quindi di un evento grave“, ha detto il portavoce. L’Oms aveva reso noto di stare indagando sulle notizie di una possibile esistenza nell’Est dell’Uganda di un piccolo focolare di vaiolo, una delle malattie più temute del passato, dichiarata globalmente sconfitta nel 1979.

FALSI ALLARMI
Già in un primo momento il portavoce dell’organizzazione aveva fatto sapere che non è la prima volta che l’Oms riceve segnalazioni di vaiolo, rivelatesi poi sempre falsi allarmi.
In passato questi casi sono sempre risultati non essere vaiolo ma, generalmente, varicella o ‘vaiolo delle scimmie’“, aveva anticipato Hartl. Il vaiolo fu sradicato grazie a un programma globale di vaccino condotto dalla stessa Oms. L’ultimo caso noto in natura si è verificato in Somalia nel 1977. Da allora, gli unici casi di cui si ha notizia furono causati da un incidente di laboratorio nel 1978 a Birmingham, in Inghilterra, che provocò la morte di una persona e una piccola epidemia.