I TARANTOLATI AL CONCERTO DI LUDOVICO EINAUDI
Da Corigliano d’Otranto a Melpignano, un fiume di tarantolati si dispiega tra le piazze e i vicoli dei borghi al ritmo della pizzica per il celebre festival che ogni anno culmina nel concertone finale dell’Orchestra popolare salentina. A dirigerla quest’anno, per la serata conclusiva del 28 agosto, sarà il maestro Ludovico Einaudi.
“Quando mi è stata fatta la proposta sono stato subito contento e onorato“, ha detto Einaudi. “Penso a questa avventura – continua il compositore e pianista torinese – come alla costruzione di un palazzo, di una struttura solida e continua all’interno della quale possiamo trovare il giardino, la fontana, gli anfratti, le bellezze e i gelsomini che sono le canzoni del repertorio. Questo palazzo è solido perché si basa su ritmi forti, quelli salentini“.
Una direzione quella di Ludovico Einaudi che, a quanto pare, avrà un carattere sperimentale: “Su questi ritmi – dice – vorrei provare a innestare esperienze di musica elettronica che secondo me hanno molte affinità con la tradizione salentina. Una interpretazione nuova che naturalmente tenga conto della tradizione e rilanci la palla verso il futuro; una interpretazione creativa, che sperimenti questa unione tra ritmi tradizionali e acustici e suoni elettronici. Vorrei coinvolgere altri musicisti dell’area del mediterraneo come Mercan Dede che ha fatto un lavoro tra musica tradizionale turca e innovazione“.
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