GUIDA DI VIAGGIO A NUOVA DELHI – La città vecchia e la nuova

di Redazione Commenta

Anche al di là del suo ruolo di capitale, New Delhi(o nuova delhi) è per ragioni storiche e sociali il simbolo migliore dell’India
Le origini della città si perdono nella notte dei templi, fino a sconfinare nella mitologia.

Fu sempre sede di principi e sovrani e anche i diversi invasori ne fecero la propria capitale: i mongoli, i persiani, gli afghani e infine gli inglesi.
Proprio questi ultimi hanno una duplice responsabilità:quella di aver spostato la capitale a Calcutta( dal 1857 al 1912) e poi di aver rimodernato la città che allora si chiamva “Delhi” , incaricando gli architetti Baker e Luytens di disegnare ed edificare quella grande parte nuova che la trasformo in Nuova Delhi e che venne ufficialmente inaugurata nel 1931.

La vecchia e nuova Delhi
La città vecchia è popolata fin dal Secondo millennio a.C. ha le caratteristiche tipiche della città piu antiche:strade strette e un’alta densità di popolazione;fortunatamente ha protetto capolavori antichi che ora possono ammirare tutti i turisti:

-la “Colonna di Ferro“( una colonna metallica che risale almeno al quarto secolo)
-il “Forte Rosso“, un imponente edificio militare costruito dai mongoli verso la metà del seicento.
-Al di là del grande prato che fronteggia il forte si estende il gigantesco bazar, che ospita tra l altro una miriade di templi dedicati ai culti più vari:cristiani, musulmani, indù, sikh fino ai culti minori e alle sette.
-lo Jama Masjid la più imponente moschea dell’India è un capolavoro architettonico, una pregevolissima sintesi di sfarzo e religiosità.

Completamente diverso è invece il panorama urbano nella città nuova, che sorge a sud della vecchia.I due architetti principali avevano infatti lavorato con criteri straordinariamente moderni visto che il loro scopo era quello di dare una degna sede al sovrano inglese; hanno infatti sede qui il parlamento e tutti i principali uffici governativi.
Grandi spazi sono inoltre dedicati al verde pubblico, le strade sono larghe e rettilinee, aperte su scorsi monumentali.

-Una delle icone di Nuova Delhi è il Qutb Minar: il più alto minareto del pianeta che beneficia anche del fatto di essere stato indicato dall’Unesco un patrimonio dell’umanità.
-Un altro patrimonio dell’umanità è la Tomba di Humayun, un vasto complesso architettonico risalente a fine Cinquecento, fatto erigere dalla vedova del Moghul Humayun. Un’imponente costruzione che celebra la dipartita di una persona cara ed al contempo la vita che trionfa negli splendidi giardini baciati dal sole.
-lo Jantar Mantar, un osservatorio che sorge al centro di Nuova Delhi, costruito nel lontano 1725. Una splendida opera d’arte di colore rosso e dalle intriganti forme che si rivela essere un innovativo concentrato di scienza ed astronomia
-Avvicinandosi ai giorni nostri,da menzionare è il maestoso monumento posto al centro della città: l’India Gate. La gigantesca porta, alta 42 metri, ci ricorda come Delhi, e l’intera India, siano state influenzate da culture diversissime, come quella musulmana e quella europea.

La conquista dell’indipendenza

La città rivestì, e riveste tuttora, un ruolo altamente simbolico, rappresentando la capitale della più vasta democrazia del pianeta, affermatasi attraverso il superamento di molteplici difficoltà.
Il primo ostacolo ha coinciso con il conseguimento dell’indipendenza dal dominio inglese, ottenuta con l’epica battaglia non violenta intrapresa da Mahatma Gandhi e dai milioni di indiani che lo seguirono nel progetto di disobbedienza civile.