GUIDA DI VIAGGIO ALLE GROTTE DI FRASASSI: Un viaggio sottoterra tutto marchigiano

di Redazione Commenta

Quando, nel buio più assoluto, il sasso iniziò a cadere, gli speleologi trattennero il respiro.
L’eco arrivò dopo un tempo che parve lunghissimo: era il 27 settembre 1971 ed erano state scoperte le Grotte di Frasassi, uno dei più spettacolari complessi carsici del mondo.

Oggi le grotte sono aperte al pubblico e i visitatori provano l’emozione di un mondo rovesciato, nascosto e bellissimo, fatto di ambienti suggestivi e ricchi di straordinarie concrezioni.

Tra Fabriano e Sassoferrato, in prossimità del Borgo San Vittore delle Chiuse, s’incontra uno dei più suggestivi ambienti carsici dell’Italia centrale, le grotte di Frasassi.
La zona interessata si estende per circa 20kmq e una profondità di 500m.
E’ costituita da una fitta rete di grotte ,cunicoli, sale su piani sovrapposti ma comunicanti tra loro attraverso una serie di pozzi verticali.
Le pareti delle cavità affascinano il visitatore con i loro rivestimenti cristallini di straordinaria trasparenza, che mostrano una fantastica varietà di forme e colori.

Caratteristici sono i “fiori di grotta” formazioni aghiformi che si scorgono sulla roccia;spettacolare poi risulta la varietà di colori e strane luminescenze di stalattiti e stalagmiti: le rocce,illuminate dai fasci di luce, assuomono colorazioni particolari tendenti al verde e all’azzurro.
L’acqua affiora in numerosi punti, in altri si trovano i segni di antichi laghi, le cui acque con il tempo sono state assorbite dalla roccia e si sono ormai prosciugati.
In questo ambiente cosi umido la vita è scarsa, ma non inesistente:l’animale più caratteristico è il geotritone,una specie di lucertola semicieca, che vive nel profondo delle grotte all’umido e all’ombra.

In alcune grotte dono stati ritrovati i resti di animali vissuti in Italia in età geologiche antichissime e manufatti di selce e frammenti di rudimentali ceramiche;è il segno che in lontanissime epoche, l’uomo (e prima di lui l’animale) ha abitato questi luoghi dove ha trovato riparo.

Le ultime grotte (Grotta Grande del Vento & Grotta del Fiume)sono state scoperte non molti anni fa(1971)e sono accessibili per la gran parte, con un percorso guidato e impianti di illuminazione adeguati.
Il percorso nelle grotte consente l’osservazione di ambienti differenti: vi sono alcuni aspetti spettacolari come i “pozzi”, buche profonde che mostrano acque stagnanti, o come le varie caverne e cavità;l’ambiente più vasto,”l’Abisos Ancona” è alto 240 m e lunho 180.
Tutte le grotte sono caratterizzate dalla presenza di sedimentazioni e concrezioni calcaree, che l’acqua ha prodotto nel corso dei secoli,sciogliendo il calcare e dano a esso forme sempre nuove:stalattiti ,scendono dal soffitto, a volte in modo irregolare, stalagmiti si alzano dal pavimentoo formando colonne che in alcuni casi si congiungono col le stalattiti, oppure presentandosi come piatti sovrapposti o tronchi di palme tropicali.

La bellezza di questo territorio non si ferma alle Grotte di Frasassi ma continua attraverso il bellissimo Parco Naturale della Gola della Rossa con i suoi stupendi scorci naturalistici e gli antichi borghi, che immergono il visitatore in un mondo senza tempo
La mano dell’uomo ha inoltre creato architetture dal valore inestimabile: dall’Abbazia di San Vittore delle Chiuse, considerata il più bel esempio di romanico nella regione, all’antico ponte romano e al Museo Speleopaleontologico situati a San Vittore a 500 m dall’ingresso delle grotte.