Guida di Viaggio a Logroño:una regione spagnola simbolo del pellegrinaggio, e punto d’incontro.

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Logroño è un comune spagnolo di 150.071 abitanti, capoluogo della comunità autonoma di La Rioja, la più piccola delle 17 regioni spagnole ma ospita quasi la metà della popolazione dell’intera regione. Situata nel nord della Spagna è un punto di incontro, riferimento e incrocio di strade. La via più famosa, il Cammino di Santiago di Compostela porta alla scoperta della città i pellegrini di paesi lontani
Sorge a 384 metri di altitudine e dista 152 km da Bilbao, 336 dalla capitale Madrid e 468 da Barcellona. È attraversata dal fiume Ebro, il più grande fiume spagnolo, secondo nella penisola iberica soltanto al Tago, il fiume della capitale del Portogallo, Lisbona.

Discendendo dai Pirenei si incontrano decine di paesini caratteristici, dove il tempo pare essersi fermato e una profonda sensazione di calma a contatto della natura aiuta a rinfrancare lo spirito ed è certamente di sollievo alle fatiche dei pellegrini. Più comodamente, e senz’altro più rapidamente, si può giungere a Logroño utilizzando il nuovo aeroporto di Logroño-Agoncillo, da dove partono e arrivano voli da e per Madrid e Barcellona.

Un po’ di storia
Logroño è un’antica colonia romana, fondata dai Romani con il nome di Vareia, e successivamente, dopo il crollo dell’Impero Romano,occupata dai Celti. Dal 10 secolo in poi è stata a lungo contesa tra il Regno di Navarra e quello di Castiglia, fino alla conquista definitiva da parte del sovrano di Castiglia Alfonso VI nell’Anno Domini 1095.
La cittá conobbe allora un momento di splendore, contrassegnato da una evoluzione dei rapporti sociali all’interno della comunità cittadina. Il re Alfonso VI scelse Logroño per rendere pubblico un editto che regolava la vita e I diritti dei cittadini del tempo, e tale modello fu esportato in molte città castigliane.
Purtroppo la storia di Logroño conobbe momenti meno felici, come durante il tremendo periodo dell’Inquisizione; la città fu scelta come uno dei principali Tribunali dell’Inquisizione, e innumerevoli persone furono torturate e uccise in quel periodo buio della storia della cristianità spagnola.


Logroño oggi
Logroño oggi è una vivace città le cui fonti economiche principali sono date dalla agricoltura, in particolare dalla produzione vinicola, dal commercio e dal turismo.
Logroňo è un centro di produzione e di commercializzazione del vino Rioja, apprezzato in tutta la Spagna. La città è gemellata con Brescia, e anche con le città scozzese di Dunfermline; si sono volute così ricordare le due anime fondanti la città, quella romana e quella celtica.

Punti d’interesse:
I momenti più celebri di Logroño sono le sue Chiese, sorte dopo l’abbandono della cittá da parte dei Celti e l’annessione al regno di Castiglia. La più grande è la Cattedrale di Santa Maria de La Redonda, una imponente Chiesa della fine del XV secolo con un portale in stile rococò fra due torri barocche, ricca di statue e decorazioni. Di epoca antecedente di un paio di secoli è la Chiesa di San Bartolomè , mentre famosa è la Chiesa di Santa Maria del Palacio per essere stata una delle sedi dei mitici Templari nel XII secolo. Interessante è anche la Chiesa di Santiago la Real, tappa obbligata per i pellegrini diretti al Santuario di Compostela.

Oltre alle Chiese, di rilevanza storico-architettonica è il Ponte sull’Ebro edificato nel 1183. Il centro storico della cittá, il “Paseo del Espolon”, è ricco di giardini, statue e imponenti palazzi. Infine il Museo che porta il nome della cittá è interessante per le vestigia conservate a testimonianza di tutti i passaggi storici dalla fondazione della colonia romana Vareia fino a nostri giorni.

Feste
Le feste sono quella di San Bernaba l’11 giugno, e la festa di San Matteo e della Vendemmia che si protrae dal 16 al 23 settembre.

Molto sentita e famosa è la festa di San Matteo, protettore della città, che riesce a portare in città un’aria di grande festa e gioia. Della durata di una settimana, la festa viene inaugurata con un breve discorso del sindaco nella piazza del comune, dove viene a seguire la tradizionale “battaglia” con armi composte da farina e liquidi vari.