Kenya, in viaggio nell’Africa degli scrittori

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Lunghe colonne di bufali, zebre, gnu e antilopi guadano il fiume Mara, evitando i voraci coccodrilli appostati lungo le rive erbose. Più in là branchi di leoni sonnecchiano davanti a gruppi di babbuini urlanti. All’orizzonte macchie di verde smeraldo accecante. E’ lo spettacolo della natura che si ripropone ogni volta che si entra nella riserva naturale del Masai Mara, immensa savana erbosa che si estende per 320 chilometri quadrati, a 224 chilometri da Nairobi, in Kenya. Nell’immaginario collettivo la riserva è la quint’essenza dell’Africa più vera, quella dei pastori nomadi con le loro mandrie al pascolo nella savana, dei tramonti mozzafiato e dei paesaggi sconfinati, punteggiati da acacie e baobab maestosi.

L’Africa degli scrittori
E’ l’Africa degli scrittori, ispirati dal suo fascino primordiale, dei film e dei documentari naturalistici; è la terra dove è nato il safari, che in lingua swahili significa semplicemente “viaggio”, la terra della grande fauna selvatica – leoni, rinoceronti, giraffe, ippopotami, ghepardi – ma è soprattutto la terra dei Masai, la più nota delle 42 etnie che vivono nel Paese. E’ la tribù simbolo dell’Africa: sguardi lucenti, fisici alti e scultorei e la libertà negli occhi, i Masai sono guerrieri che hanno saputo mantenere intatte le proprie tradizioni di canti e danze, come quella spettacolare, e oggi solo simulata, dell’uccisione del leone che consentiva agli uomini di sposarsi. Oggi i Masai si dedicano all’agricoltura e all’artigianato, sorvegliano nei parchi l’incolumità dei turisti insieme al personale autorizzato e vivono creando il minor impatto possibile sull’ambiente, liberi dai vincoli che la modernità continua a proporre loro.

La Rift Valley
Lo spettacolo della natura più suggestiva ed emozionante prosegue a nordovest di Nairobi nella Rift Valley, zona ricca di laghi salati, spettacolari paesaggi vulcanici, mammiferi e uccelli che non si trovano in nessun altra parte del mondo. Tra i laghi più belli da visitare c’è il lago Nakuru, uno specchio d’acqua salmastra popolato da centinaia di migliaia di fenicotteri rosa e circondato da acacie, boschi, prati verdissimi e colline rocciose. Il lago sorge all’interno del Nakuru National Park, famoso per i facoceri dalla buffa andatura e dalla coda eretta e per i rarissimi rinoceronti bianchi che si avvistano soprattutto a sud del lago.

Il Safari
In direzione Mombasa è affascinante il safari che si addentra nell’area naturale protetta dello Tsavo, che con i suoi 22.000 chilometri quadrati è il più grande parco naturale del Kenya. È il regno degli elefanti, chiamati “rossi” per la terra argillosa che li ricopre, delle gazzelle, dei leoni e di tutti gli animali che vivono nella savana. Nel parco si dorme in lodge e in campi con tende attrezzate con ogni comfort, nella massima sicurezza e a contatto con la natura che, soprattutto di notte, regala avventure emozionanti e irripetibili.

L’Oceano Indiano
Scendendo verso l’Oceano Indiano la natura offre altri paesaggi, altrettanto stupefacenti: la bianchissima spiaggia di Diani, a sud di Mombasa; il piccolo arcipelago di Funzi Keys, al confine con la Tanzania, ancora ignoto al turismo di massa; la variegata costa di Malindi,tra immersioni, pesca d’altura, relax in spiaggia e mondanità, e quella di Watamu, dove nella vicina riserva marina si avvistano coloratissime e rare specie di uccelli tra le mangrovie. E, ancora, la spiaggia dorata e selvaggia di Che Chale, 11 chilometri a nord di Malindi, ricca di pirite che si estende per 28 chilometri, e l’arcipelago di Lamu, sempre a nord di Malindi, attivo porto commerciale arabo nel XVI secolo, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Lamu
Lamu è uno dei luoghi più incantevoli del continente africano, dove ancora si respira un’atmosfera antica, quella della cultura swahili, qui radicata nelle tradizioni e nelle rovine medioevali della città. Per arrivare nell’arcipelago è necessario viaggiare su piccole barche – dhow – e, una volta giunti sull’isola, muoversi a dorso di asino. L’isola ospita la bella spiaggia Shela Beach e alcuni affascinanti villaggi come Kipungani o Matondoni; non lontano c’è l’isola di Manda, interessante per le celebri rovine di Takwa, resti di un antico villaggio swahili, per le bellissime foreste di mangrovie che forniscono il legno per la creazione di oggetti artigianali e per l’isolotto di Manda Toto, circondato da splendide barriere coralline, un paradiso per lo snorkeling. Ma il punto più interessante è il centro swahili di Lamu, dove è possibile passeggiare tra i vicoli stretti dalle case, che hanno portoni di legno sapientemente intagliati, fino al Swahili House Museum.

Malindi
In contrasto con questo mondo antico c’è Malindi, città divertente e frizzante, con i suoi tanti ristoranti, i resort di lusso, le discoteche, il mercato e i negozi di artigianato che vendono batik e kikoi colorati e ciabattine in cuoio.