Organizzazione Mondiale del Turismo, la Brambilla a Mombasa

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In pochi lo sanno, ma esiste un’agenzia dell’ONU che raggruppa 145 Paesi e più di 400 organizzazioni turistiche. Si chiama OMT, Organizzazione Mondiale del Turismo, e si occupa principalmente di raccogliere dati e studiarli. In questi giorni è in corso, a Mombasa (Kenya) la novantesima sessione del Consiglio Esecutivo dell’OMT, presieduta per la prima volta da un ministro italiano. E’ la nostra ministra al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, a cui è toccato introdurre il tema della crescita del settore turistico su scala mondiale e i prossimi passi da fare per incentivare sempre di più il turismo.

IL RUOLO DELL’OMT
E la Brambilla non perde tempo: dice che l’OMT deve diventare ”uno strumento utile a tutti i governi. E’ arrivato il momento per fare un passo ulteriore e farla diventare il primo interlocutore mondiale anche nei fatti, in modo che possa effettivamente essere il ‘faro’ per lo sviluppo del settore”.

LA GLOBALIZZAZIONE DEL TURISMO
Il panorama a cui ci si trova di fronte – dice la Brambilla – è sempre più quello di un turismo globalizzato, grazie anche ai voli low cost e ai prezzi che diminuiscono e permettono a tutti di viaggiare più facilmente: insomma, le vacanze sono più alla portata di mano e le mete si estendono di pari passo.

ETICA E AMBIENTE
Ma la Brambilla non tralascia due punti chiave per lo sviluppo del turismo: etica e ambiente non possono essere messi da parte. Così, ecco che è allo studio negli uffici dell’OMT un “Codice etico mondiale del Turista” che sarà adottato da tutti Paesi membri dell’OMT, che detterà un codice di comportamento per le imprese che operano nel settore turistico nel rispetto delle popolazioni che vivono nell’area soggetta allo sfruttamento turistico.

NON LASCIARE SOLO IL TURISTA
Altro punto importante del discorso della Brambilla è stato quello dell’assistenza ai turisti, che non debbono essere lasciati soli a fronteggiare gli imprevisti della vacanza. Dalle calamità naturali alle informazioni di viaggio, ogni Paese dovrebbe fornire un adeguato supporto agli stranieri in vacanza nel proprio Paese. E cita ad esempio il call center italiano “Easy Italy” (039-039-039). La proposta della Brambilla è ora quella di creare un database internazionale che raccolga servizi di assistenza per il turista su scala mondiale.

E brava la ministra!