Yucatan: esplorando i cenotes

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E’ una di quelle attrazioni presenti al mondo che permettono al visitatore di entrare non solo in un’altra epoca ma quasi in un altro mondo e l’esperienza  suggestiva è garantita. Nello Yucatan, nella zona a nord e a ovest di Tulum si trova la più grande concentrazione di cenotes come l’Ox Bel Ha chem con i suoi quasi 170 km che è il sistema di caverne allagate più lungo della Terra. Buona parte dei cenotes si possono raggiungere dalla statale 307  o dalla strada per Cobà. Visto che costituiscono comunque delle particolarità locali non indifferenti, molti di essi sono stati inglobati all’interno di “eco-parchi” o “parchi avventura” molto attrazzati anche per i turisti meno esperti. Si perchè non sono pochi coloro che soffrono di claustrofobia e non vogliono immergersi dove c’è poca luce e in questo caso ci si può affidare alle guide o ai percorsi ben segnalati.

 

Se scegliete i parchi meno turistici però avrete anche la possibilità di vedere più animali senza scontrarvi comunque con tanti altri viaggiatori che sono curiosi di vedere da vicino questi legami con il nostro passato e soprattutto con le profondità della Terra. Il cenote è interessante per lo snorkeling ma anche per le immersioni e pure i parchi minori offfrono la possibilità di noleggiare maschere e pinne. Per chi vuole immergersi invece il consiglio è quello di rivolgersi ai centri sub dei villaggi turistici.

 

Vi basterà comunque essere in possesso del brevetto open-water e in questo caso potrete esplorare solo le zone raggiunte dalla luce del sole. Chi vuole può dedicarsi alla speleologia subacquea, invece, cioè le immersioni nelle grotte che vanno oltre la parte illuminata con passaggi attraverso cunicoli e pure in tal caso bisogna mostrare l’apposito brevetto. Qualche accortezza: usate solo creme solari biodegradabili, non toccate le stalattiti perchè sono estremamente delicate e non prendete alcun souvenir. Per entrare e uscire dall’acqua, infine, servitevi sempre delle scalette apposite.