Oasi di Dakhla: il paradiso all’improvviso

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Chi si trova in Egitto non può dimenticare di visitare l’oasi di Dakhala, considerata una delle oasi più belle del paese: l’oasi offre più di cinquecento sorgenti calde, tra cui ricordiamo la sorgente di Bir Tarfawi e Bir Al-Gebel, oltre ad affascinanti case in mattoni di fango e rovine nella città medievale e nel villaggio di Al-Qasr e Balat.

L’oasi è abitata da circa 70.000 persone che producono riso, mango, arance, olive, datteri e albicocche: un vero paradiso rigoglioso circondato ai lati dal deserto, prima sassoso poi sabbioso, con dune solitarie e colline sassose. Vi è solo una strada asfaltata che percorre questo tratto di deserto, nonostante la sabbia che si sposta di continuo, la copra anno dopo anno.

L’oasi di Dakhla sorge intorno alla città principale di Mut, un insediamento antichissimo che risale ai tempi dei faraoni. L’elemento affascinante di Mut è che nonostante sia divenuto negli ultimi anni un vero e proprio centro turistico, mantiene ancora i segni della città vecchia. Mut è perfetta per essere scoperta, perdendosi nelle sue strade strette e nei vicoli della città vecchia, il tutto con l’aiuto indispensabile di una guida: in ogni piazza sorge un mercato, nel quale è possibile acquistare prodotti locali contrattando contrattate il prezzo con i mercanti del luogo.

A circa 27 km da Mut ecco la cittadella di El-Qasr, caratterizzata da vicoli tortuosi, case in fango ed un complicato labirinto che collega cortili isolati tra di loro: ospita una moschea del XII secolo e una madrasa del X secolo. Sempre a El-Qasr si possono visitare le tombe di El-Muzawaka di età romana: le due tombe più famose sono quelle di Petosiris e Sadosiris, mentre una terza contiene ben quattro mummie, tutte perfettamente conservate.

Ai bordi dell’oasi non dimenticate di visitare il tempio di Deir Al-Haggar, letteralmente il monastero di pietra: si tratta di un tempio romano restaurato costruito in arenaria risalente al regno di Nerone.