La Giornata Europea della Cultura Ebraica: la dodicesima edizione

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Manca pochissimo ormai e nel weekend, precisamente domenica 4 settembre 2011 per la dodicesima volta si festeggerà la Giornata Europea della Cultura Ebraica. Il tema di quest’anno è Ebr@ismo 2.0: dal Talmud a Internet e ancora una volta l’intenzione è quella di avvicinare alla storia e alla tradizione ebraica chi ne conosce pochissimo sia del suo presente che del passato. In questo caso, lo spunto sarà costituito dai mezzi dell’epoca moderna e di come questi hanno eventualmente influenzato una cultura così radicata e affascinante.

Ecco quindi che per l’occasione in tutto il Belpaese i quartieri ebraici saranno maggiormente fruibili, sarà possibile visitare  musei e sinagoghe con visite guidate e l’occasione sarà perfetta ad esempio per scoprire il ghetto ebraico di Venezia. Se apprezzate l’arte sotto ogni punto di vista, potrete accostarvi anche a particolari stili musicali, una speciale gastronomia e prendere parte a spettacoli teatrali, mostre, concerti e degustazioni.

 

Da più di due lustri si celebra, ogni prima domenica di settembre, la Giornata Europea della Cultura Ebraica ed è un vero e proprio evento in quanto è un pezzo della nostra tradizione e un immenso patrimonio che ognuno dovrebbe poter apprezzare da vicino. Vi prendono parte ben 27 paesi europei e 62 città italiane, tra le quali spicca Siena, che stavolta darà inizio alla giornata.Particolarmente interessante l’attuale tema che riguarda il rapporto dell’ebraismo con la modernità, un tema tutt’altro che pesante o fuori luogo, ma che anzi illustra attraverso il tempo come una forma culturale tra le più variegate è riuscita ad evolversi. Le tematiche toccate riguarderanno perciò la ricerca scientifica, tecnica, informatica e la loro relazione con la cultura ebraica e con il Talmut. Informazioni dettagliate, comunque, potete trovarle sul sito della Giornata europea della Cultura Ebraica per poter scoprire quali sono gli appuntamenti della propria città e non perdersene nemmeno uno. Ne vale, come ogni anno del resto, davvero la pena.