India: quattro parchi nazionali da non perdere

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Non si finirebbe mai di elencare tutte le splendide peculiarità dell’India: dalle foreste ai monumenti, dalla fauna ai pregevoli elementi storici. Su tutti, non si può dimenticare la meravigliosa presenza dei parchi mazionali, in particolare quattro di essi che sono famosi in tutto il mondo e sono sempre più frequentati dai turisti. Scopriamoli insieme:

  • Bharatpur Bird Sanctuary: si trova nel Rajasthan il Keoladeo National Park, noto pure con il nome di Bharatpur Bird Sanctuary. Da queste parti si possono notare fino a 200 specie diverse di uccelli e alcuni esemplari sono davvero rarissimi. Da non perdere assolutamente gli uccelli migratori che arrivano dall’Asia e dalla Siberia.
  • Gir National Park:  questo parco, invece, si trova nello Stato del Gujarat in una zona vasta circa 300 chilometri quadrati. Nacque soprattutto per proteggere l’ultima popolazione di leoni asiatici che era rimasta in India, che sono più piccoli di quelli africani. All’interno ci sono pure i leopardi, riuniti nella più grande comunità indiana presente e poi non mancano cinghiali, gazzelle, antilopi e molte specie di uccelli.
  • Kanha National Park: nel 1055 è sorto uno dei più importanti parchi indiani che si trova nello Stato del Madhya Pradesh. La sua bellezza è servita da fonte di ispirazione per Rudyard Kipling per le ambientazioni del Libro della Giungla. Grande attenzione qui è riservata alle specie in via d’estinzione, soprattutto al cervo delle paludi. In loco si possono organizzare dei tour di più giorni.
  • Jim Corbett National Park: si trova nel sud dello Stato federato di Jammu e Kashmir e deve il nome al primo cacciatore e poi ambientalista che si impegnò nella difesa delle specie a rischio. Se volete visitare al meglio la riserva, vi conviene optare per un safari a dorso di elefante e noterete la presenza di tigri, coccodrilli, cervi e antilopi, meglio se nel periodo compreso tra il 15 novembre e il 15 giugno.