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Catania e il simbolo dell’elefante

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Vi sarà certamente capitato di visitare Catania, una splendida città siciliana ricca di bellezze monumentali e paesaggistiche. In tutta Italia e anche oltre è nota la sua vicinanza con l’Etna, un vulcano non troppo temibile che però a volte eruttando crea qualche disagio. Non di rado, infatti, viene dirottato il traffico aereo o la lava rischia di toccare le costruzioni piuttosto vicine al luogo da cui fuoriesce. In generale però ne resta il simbolo ed in qualche modo è amato dalla popolazione. Chi passeggia per il suo centro storico, però, non può fare a meno di accorgersi che una vera e propria icona ricorrente e dal carattere non religioso resta l’elefante. Da dove deriva questa usanza di considerarlo quasi un portafortuna? Noi a tal proposito abbiamo trovato la sua leggenda più accreditata che vi riportiamo di seguito:

Un’antica leggenda è riportata l’origine dell’elefante di Catania, che dal 1239 è il simbolo ufficiale della città. Questa leggenda racconta che quando Catania fu per la prima volta abitata, tutti gli animali feroci e pericolosi furono messi in fuga da un elefante, al quale i catanesi, in segno di ringraziamento, eressero una statua, da loro chiamata con il nome popolare di liotru, che è una correzione dialettale del nome di Elidoro, un dotto catanese dell’VIII secolo, che fu fatto bruciare vivo nel 778 dal vescovo di Catania san Leone II il Taumaturgo, perché Elidoro, non essendo riuscito a diventare vescovo della città, disturbava le funzioni sacre con varie magie, tra cui quella di far camminare l’elefante di pietra.

Diverse ipotesi sono state fatte dagli studiosi per spiegare l’origine e il significato della statua di pietra, che oggi troneggia in Piazza Duomo, nella sistemazione datale dal Vaccarini nel 1736.

Di queste ipotesi due meritano un cenno: la prima è quella dello storico Pietro Carrera da Militello (1571-1647), che nel suo libro Memorie Historiche della città di Catania, lo spiegò come simbolo di una vittoria militare riportata dai catanesi sui libici; ipotesi che ha generato il telone del teatro Bellini di Catania, perché il pittore Sciuti nel 1890, per l’inaugurazione del teatro, vi raffigurò proprio questa immaginaria vittoria dei catanesi sui libici.

L’ipotesi più attendibile è però quella espressa dal geografo arabo Idrisi nel XII secolo :secondo Idrisi, l’elefante di Catania è una statua magica, costruito in epoca bizantina, proprio per tenere lontano da Catania le offese dell’Etna; questa sembra la migliore spiegazione che si possa dare sul simpatico pachiderma, cui i catanesi sono legatissimi, tanto da minacciare una sommossa popolare, quando nel 1862 si ventilò la proposta di trasferire u liotru dalla Piazza Duomo alla periferica piazza Palestro.


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