Vacanze: in partenza solo il 40 per cento degli italiani

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Non c’è proprio da stare tranquilli, visto che si tratta del valore più basso degli ultimi 15 anni. Del resto andare in vacanza quest’anno non è facile, pure per i costi in continuo aumento. Si calcola che adesso riguardino il 12,7 per cento in più, rispetto allo scorso giugno. Sembra che in questa estate del 2012, solo il 40 per cento degli italiani riuscirà a partire e saranno almeno 302 milioni coloro che resteranno a casa. A confermarlo un nuovo sondaggio del centro Studi Fipe il quale rivela che solo 25 milioni, hanno pagato delle ferie fuori per il periodo tra luglio e settembre.

Una cifra che riguarda l’8.8% in meno rispetto al 2011 e il 27% in meno rispetto al 2008. Un valore troppo basso che certo non fa stare tranquilli. La crisi economica ha un impatto diretto sui consumi, con meno 2,2 miliardi di euro per il 70% distribuiti su tre settori, con -785 milioni di euro, ristorazione  con -392 milioni di euro e trasporti con -364milioni di euro.Se da un lato si parla, quindi, di bollino nero, dall’altro nessuno è convinto che questo avverrà davvero.Il calo è significativo e difficilmente le strade si riempiranno in modo eccessivo, almeno secondo le stime.

 

Se i soldi sono diminuiti, sono invece aumentati i costi rispetto a giugno e l’Italia ha raggiunto un impatto troppo negativo rispetto ai Paesi dellUe, dove in media i costi per la mobilità delle famiglie sono cresciuti nell’ultimo anno del 4,7%. A pesare di più sul caro vacanze è il costo del gasolio, aumentato del 15,2% tra luglio 2011 e luglio 2012. Non va meglio per la benzina e chi sceglie l’aereo per spostarsi deve comunque pagare l’adeguamento carburante ben più pesante del solito. Ancora, i trasporti in autobus e pullman costano il 4,1% in più rispetto al 2011. Da non dimenticare, infine, i pedaggi autostradali e, in generale, anche i soggiorni fuori tra alberghi, pranzi e cene.