Allarme in Maremma: i fiumi diventano salati per la siccità

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Un evento che agli occhi dei meno esperti appare insolito, ma che è comunque molto grave. In Maremma è scattato l’allarme: i fiumi, a causa della siccità, stanno diventando salati. A sorpresa, infatti, sono state trovate le meduse e gli esperti si sono subito messi in allarme. Queste creature marine, odiatissime per evidenti motivi dai bagnanti, sono state rinvenute a diversi chilometri a ovest dalla foce dell’Ombrone, il fiume principe della Maremma. Non erano, tra l’altro, sole ma in buona compagnia di pesci di mare. C’erano triglie, orate e altre specie tipiche delle acque salmastre.

Segnali inquietanti che la natura ci manda e l’ambiente mostra così di essere in pericolo. In particolare, la zona interessata è quella della provincia di Grosseto, dove si trova lo splendido Parco naturale dell’Uccellina. La scoperta ha un solo significato: l’acqua del grande fiume sta diventando salina e il motivo principale è da ricercarsi nella siccità. Non ultimo ad intervenire sul fenomeno è pure il cambiamento climatico.

Per primi si sono accorti che qualcosa di strano stava accadendo gli ambientalisti e i guardiani del parco. Questi ultimi, proprio nelle ultime ore, hanno iniziato a fare qualche accertamento. Si pensava che la perturbazione di questi giorni portasse sollievo, ma non è bastato e sembra che da due decenni almeno non si presenti una situazione tanto grave. A preoccupare, di conseguenza, pure la condizione degli uccelli migratori rarissimi, dei mammiferi e di altri animali. La testuggine d’acqua, specie minacciata d’estinzione, già quasi del tutto scomparsa, rischia ancora di più adesso. A soffrire, poi, sono pure  folaghe, martin pescatore, germani reali e non è diverso per le creature della fauna che abitano i boschi.  Ancora la siccità ha ridotto di molto il livello del lago di Burano, rifugio essenziale per i migratori e le paludi, come la Diaccia Botrona e molte altre specie rischiano la morte.