Los Roques, novità sull’aereo scomparso in Venezuela

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Era un settantenne e non aveva più il permesso di volare.Il pilota dell’aereo misteriosamente scomparso a Los Roques nei giorni scorsi, se dovesse essere confermato che si è trattato di un incidente, in ogni caso era in torto. Tuttavia, nessun resto del velivolo che comunque potrebbe essere caduto in un tratto di mare profondo fino a 2000 metri. In Venezuela, attualmente, non esistono mezzi tanto sofisticati da poter scandagliare il fondo e si attendono rinforzi italiani.

In vacanza in quel paradiso che comunque sia andata si è trasformato in un inferno c’era un personaggio noto, Vittorio Missoni, in giro con la moglie ed una coppia di amici. In realtà era con altri due compagni di viaggio che sull’aereo non sono riusciti a salire per questione di spazio e, forse, di fortunato destino. Oggi loro sono vivi, dell’imprenditore e degli altri cinque a bordo, compreso pilota e copilota non si hanno notizie. Si era ipotizzato che si trattasse di un sequestro, non remoto nell’area, organizzato dai narcos che utilizzano i velivoli per trasportare la droga in Colombia, ma nemmeno questa versione è stata verificata.

Di certo c’è che quel volo del 4 gennaio, durante il trasferimento da Los Roques a Caracas, ha fatto perdere le sue tracce mentre diminuiva anche la quota seguita per il volo. Il pilota è certo non aveva l’idoneità psicofisica per effettuare un trasferimento di quel genere e, secondo quanto ha accertato l’‘Agenzia Italiana per la Sicurezza al volo,  il documento gli era scaduto il 30 novembre. In Italia, sono ore di angoscia per la famiglia di Missoni, anche perché proprio il 4 gennaio, del 2008 però, nella stessa zona del Venezuela era scomparso un altro aereo e pure in quel caso non mancavano gli italiani. Non si è più avuta alcuna notizia di quello che è successo loro e quello che è sicuro, è che bisogna fare in modo che i controlli aumentino in questo tratto di mondo perché i turisti non possono rischiare tanto per un viaggio.