Un tour alla scoperta dei presidi slow food della Maremma Toscana

di Gianni Puglisi Commenta

Il turismo enogastronomico è una realtà consolidata nel nostro Paese. Del resto non esiste località o Regione che non proponga almeno qualche specialità, tra vini prodotti sin dall’antichità, formaggi di ogni genere e salumi che ci invidiano in tutto il mondo. I prodotti presenti nella Maremma Toscana sono molteplici, correlati a queste zone che vivono di pesca e di agricoltura, dove l’allevamento della pecora è una realtà consolidata. Per un viaggio diverso dal solito vi vogliamo proporre il soggiorno in un Agriturismo in Maremma con ristorante, cui seguirà un viaggio tra i sapori della Maremma, alla scoperta dei presidi Slow Food della zona.

La pesca nella Maremma Toscana
La Maremma ha una lunga costa, nota soprattutto per le sue bellissime spiagge. Per un tipo di viaggio che si prefissa di godersi tutto ciò che la natura ci offre vi presentiamo uno dei principali presidi slow food di questa zona, la Palamita del mare di Toscana. Si tratta di una varietà di pesce simile al tonno, dalle carni saporite e compatte, perfetto in ogni tipo di cottura. La Palamita si pesca all’Elba, ma anche in diverse altre zone della Maremma, soprattutto in primavera o in autunno. Visto che il pesce viene anche conservato sott’olio, non solo si potranno gustare i piatti locali preparati secondo antiche ricette, ma anche portare a casa qualche vasetto di palamita da assaporare durante l’inverno.

Il pecorino a latte crudo della Maremma
I verdi pascoli della Maremma vengono sfruttati da secoli per allevare alcuni specifici animali. Stiamo parlando delle pecore, che anticamente da queste zone passavano solamente, e dei buoi di razza maremmana. Oggi la Maremma è la zona più fortemente vocata alla produzione del pecorino in Toscana. Anticamente arrivavano qui le greggi di passo, che giungevano dagli appennini per scendere a valle; oggi invece sono molteplici gli allevatori stanziali proprio in Maremma, così come i caseifici che producono ottimo pecorino, venduto sia fresco, sia stagionato. Particolarmente interessanti sono anche i piatti a base di manzi di razza maremmana, preparata generalmente come stufato: marinatura per varie ore e conseguente cottura lenta dei bocconi di carne, immersi nel vino e nel brodo, con verdure miste ad insaporire. Sia il pecorino sia la carne di maremmana un tempo seguivano strette stagionalità; al giorno d’oggi invece possiamo trovare questi prodotti per tutto l’arco dell’anno.

Orbetello
Nella laguna di Orbetello da secoli i pescatori operano sempre nel medesimo modo, utilizzando specifici metodi di cattura che hanno consentito di preservare questa zona umida, unica nel suo genere. In ogni periodo dell’anno si pescano diverse prede nella laguna, che possono essere gustate poi in loco, approfittando di volta in volta della pesca delle anguille, di quella delle mazzancolle o delle spigole. Con le uova dei cefali, che numerosi si trovano in queste acque, si produce la famosa bottarga di Orbetello, da assaggiare. In alcuni piccoli paesi dell’entroterra sono poi presenti altri presidi slow food, che ci propongono dolci particolari e saporiti, come ad esempio lo Sfratto, un dolce dell’antica tradizione ebraica di Pitigliano e Sorano.