A noi italiani le statistiche ci piacciono tanto quanto agli inglesi piacciono le scommesse. Loro scommettono su qualsiasi cosa, noi invece facciamo statistiche. A ognuno il suo divertimento no?! Quello che è certo è che se le statistiche capitano in mano di chi le sa usare, c’è solo che da guadagnarci.
E cosa c’entrano le statistiche con le vacanze degli italiani? Gli albergatori hanno il bisogno di prevedere come andrà il loro lavoro, anche per decidere su eventuali investimenti. Ecco che allora anche le vacanze capitano nel bel mezzo della statica del momento.
Dopo due anni in cui, pensare alle vacanze sembrava quasi assurdo, era ovvio che qualcosa cambiasse. Ecco che allora, andando ad esaminare i numeri, sembra che già nel maggio 2023 le aspettative che si avevano nei confronti del flusso di vacanzieri siano state di gran lunga superate.
Per poter comprendere l’andamento di alcune tendenze si utilizza quello che è noto come storico dinamico, quindi quella statistica che riesce a produrre un’istantanea del cluster in tempo reale. Approfondiamo qui di seguito uno dei temi già presi in esame da Franco Grasso.
Un’estate al mare
Nella maggior parte dei casi, quando si pensa alle proprie vacanze estive si pensa al mare. Nonostante un giugno che a livello di meteo non è che abbia proprio aiutato, i numeri parlano chiaro. Rispetto al 2022 vi è stato un incremento del 50% dell’occupazione, ma anche della tariffa media di vendita giornaliera che sale da 115 euro a 122 euro.
Ovviamente se il buongiorno si vede dal mattino… L’incremento sembra essere destinato a crescere per i prossimi mesi. Per Luglio ci si aspetta un aumento del 48% con un ADR che sale a 171 euro rispetto a 151 euro dell’anno precedente.
Agosto ovviamente sarà il centro di questa tendenza al rialzo con un aumento del 38% dell’occupazione e 209 euro di tariffa di vendita. Settembre è forse ancora troppo lontano, al momento l’incremento previsto non è sostanziale, ma comunque presente.
Una tendenza che piace molto ai protagonisti del settore alberghiero, che hanno bisogno di recuperare dalle difficoltà che hanno dovuto affrontare fino a non molto tempo fa.
Le mete
Chi non ama il mare, potrebbe decidere per la montagna o per il lago. Anche la montagna vede un netto incremento iniziato nel mese di giugno e destinato a durare fino a settembre, con i vacanzieri dell’ultimo momento che porterebbero a un aumento del 20% di occupazione.
Una tendenza che viene confermata anche per le località in cui sono presenti i laghi, che sono molto apprezzati dai vacanzieri, anche se qualcuno non lo direbbe. E le città? In genere si parla di un vero e proprio fuggi fuggi generale dalla città. Ma c’è chi preferisce le vacanze all’insegna dell’arte e della storia, ecco che anche le città con vocazione business si prendono la loro rivincita, esattamente come le città leisure.
Per concludere
Franco Grasso di Revenue Team (link) utilizza i dati raccolti da ben 400 strutture a cui loro stessi restano consulenza. Sembra che la stagione stia proprio per esplodere in tutta Italia, rispondendo al bisogno degli italiani di tornare a visitare alcuni angoli del nostro paese che offrono moltissimi spunti per le vacanze, qualunque sia la propria meta preferita.
I numeri ci dicono che questo 2023 sarà un anno pieno di sorprese. Addirittura qualcuno ci dice che sarà in grado di superare anche il famoso 2019 che fino a oggi sembra essere il miglior anno di sempre. Lo dicono i numeri e quindi ci possiamo anche fidare. Finalmente si respira quella ripresa tanto auspicata che sembra difficile arrivasse.