Lipari: arriva la tassa di soggiorno?

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Una paradiso incontaminato dovrebbe essere fruibile a tutti senza dover pagare alcun ticket per poter godere delle sue bellezze dicono i turisti, ma dall’altro lato le casse comunali sono in rosso, svuotate dalla crisi economica prima e dai tagli regionali dopo. Qual è la soluzione? Quella trovata dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno non piace a molti ed infatti ha scatenato moltissime polemiche, ma non si può negare che abbia una certa efficacia. Ha pensato, infatti di richiedere una tassa di soggiorno a tutti coloro che pernotteranno nella più grande delle isole Eolie in modo da ribaltare la situazione interna con il nuovo contributo economico.

Manca pochissimo affinchè tale provvedimento diventi attivo in tutti i sensi, visto che occorre ormai esclusivamente l’approvazione del consiglio comunale e poi sarà obbligatorio pagare l’imposta, che sia ingiusta o meno.Il pagamento sarà così organizzato: a seconda del tipo e del livello della struttura ricettiva prescelta ci sarà una cifra che parte da 50 centesimi a notte (per gli hotel a una stella), fino ad arrivare a un massimo di 3 euro per i quattro o cinque stelle. Questo, calcolando il gran numero di turisti che ogni anno giungono in loco, potrebbe velocemente fare la differenza.

 

Non è certo finita qui, perchè i pareri contrari sono tantissimi, come avvenne quando si pensava di inserire la  tassa di soggiorno nelle città culturali italiane. Gli albergatori delle isole in quell’occasione, si erano opposti e lo stesso aveva fatto l’Associazione dei Comuni delle isole minori siciliane, quest’ultima invece d’accordo con una tassa di sbarco. Una opzione che per la verità ha valutato pure lo stesso sindaco che sta pensando di inserire  un ticket di 5 euro per i turisti che arrivano e vanno via in giornata. Attendiamo per scoprire cosa succederà ma le speranze che il pagamento non diventi realtà ormai sono davvero pochissime.