Ferrovie dello Stato promette attenzione ai pendolari

 Approvato dal Consiglio di amministrazione il bilancio del Gruppo Ferrovie dello Stato. E l’amministratore delegato Mauro Moretti, a fronte di perdite ridotte dell’80%, promette per il futuro attenzione al tema dei pendolari. È quanto si legge sul sito internet delle Ferrovie. I numeri? “Perdite ridotte dell’80% e margine operativo lordo positivo per oltre 400 milioni di euro. Il bilancio delle FS al 31 dicembre 2007 chiude con un risultato netto negativo di 409 milioni di euro, a fronte della perdita di 2.115 milioni di euro del 2006“. L’inversione di tendenza è legata all’aumento dei ricavi e al contenimento dei costi. FS indica in particolare un maggiore fatturato nel traffico viaggiatori e merci, ottenuto rispettivamente “con la politica di adeguamento dei prezzi e di razionalizzazione dell’offerta commerciale” e con l’internazionalizzazione del settore merci.

Federconsumatori: pendolari, da aprile nuovi disagi


Nuovi disagi e nuove grane in vista per i pendolari che scelgono il treno come mezzo per spostarsi: il prossimo 31 marzo scade la proroga dei contratti di servizio fra Regioni e Trenitalia e la conseguenza per i pendolari, secondo Federconsumatori, sarà patire, già da aprile, nuovi tagli di treni e una qualità del servizio al ribasso. In Italia, continua l’associazione citando uno studio del Censis, i pendolari che si spostano in treno spendono circa un quarto (540 euro contro 2.265) di quelli che usano la macchina: sono quindi molti i pendolari che vorrebbero usare il treno ma, spiega Federconsumatori, “non possono a causa della mancanza di una rete capillare, coloro che lo utilizzano ne criticano, invece, la qualità: affollamento, scarsa pulizia, problemi di puntualità e climatizzazione inadeguata”.

Per i pendolari non è un bel viaggiare con treni sporchi, affollati e in ritardo


Quasi sempre affollati, spesso in ritardo e sporchi. Non è un bel viaggiare per i pendolari della regione Lazio che hanno scelto di spostarsi quotidianamente in treno per andare a lavoro e tornare a casa. A riportare l’attenzione sui disservizi denunciati dai comitati dei pendolari del Lazio, un’indagine di Cittadinanzattiva Lazio. Quasi sempre affollati, spesso in ritardo e sporchi. Non è un bel viaggiare per i pendolari della regione Lazio che hanno scelto di spostarsi quotidianamente in treno per andare a lavoro e tornare a casa. A riportare l’attenzione sui disservizi denunciati dai comitati dei pendolari del Lazio, un’indagine di Cittadinanzattiva Lazio. Per 3 mesi, dal primo giugno al 30 settembre 2007 (agosto escluso), l’associazione dei consumatori ha monitorato la situazione su 154 treni lungo 3 tratte frequentate quotidianamente da 110mila pendolari: la Fr3 Roma-Cesano-Viterbo, la Fr7 Roma-Formia-Napoli e la Fr8 Roma-Nettuno. I risultati del monitoraggio sono sconfortanti. Ancora troppi treni partono e arrivano in ritardo. In più, nella maggior parte dei casi, i vagoni sono sovraffollati e sporchi. Il Portale Consumatore, ha voluto vederci chiaro e ha così interpellato i rappresentanti dei comitati pendolari della Regione.

Trasporti: I Consumatori chiedono un confronto immediato con Governo e Ferrovie

 Convocare un tavolo con Governo, Ferrovie e associazioni di utenti e pendolari. E congelare gli aumenti di prezzo previsti. Sono le richieste che arrivano da Federconsumatori, Adusbef, Adoc e Codacons che chiedono un confronto con Governo e Ferrovie e denunciano: invece di tagliare gli sprechi, “si tagliano i servizi e si aumentano i prezzi“. Per le associazioni, infatti, è questa la “formidabile ricetta messa a punto dall’A.D. del gruppo Ferrovie” Mauro Moretti, che “giudicando insufficienti le risorse della Finanziaria, minaccia misure a dir poco draconiane nei confronti però dei soliti pendolari, che si ritroveranno a dover pagare servizi ancora più salati e sempre più scarsi“.

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