Itinerario di viaggio in Senegal: tra parchi africani e natura

di Redazione Commenta

Ecco un viaggio in uno dei più bei paesi africani, dove musica e natura sono gli elementi incontrastati del viaggio.

ARRIVO A DAKAR
1° giorno: Arrivo all’ aeroporto di Dakar.
2° giorno: Tour de ville di Dakar, moderna metropoli con le sue contraddizioni: bei quartieri residenziali e coloniali, con grandi viali alberati, affiancati dalla medina e da una larga periferia. Quindi partenza in traghetto (20 mn. di traversata) per l’ isola di Gorée, importante centro di transito durante i 3 secoli di schiavismo, dichiarata dall’ UNESCO patrimonio mondiale dell’ umanità per il suo tragico passato.Visita dell’ isola e della casa degli schiavi, notte a Gorée.

IL LAGO ROSA E LOMPUOL
3° giorno: Ritorno a Dakar col traghetto, quindi partenza per il Lago Rosa, curioso fenomeno naturale, con 360 grammi di sale per litro, ed un colore che va dal rosa al porpora secondo l’ intensità del sole. Continuazione verso le dune di Loumpoul (lungo la spiaggia se a marea bassa, in caso contrario lungo piste che attraversano la zona ortofrutticola). Notte in campement sulle dune a Loumpoul.

I PARCHI
4° giorno: Partenza verso St. Louis, giro della città coloniale, che conserva oggi un fascino desueto. Sorta come presidio commerciale e militare su un’ isola alla foce del fiume Senegal, St. Louis divenne la capitale dell’ Africa Occidentale Francese sino al 1903, e della colonia del Senegal sino al 1957, prima di Dakar. Pernottamento a St. Louis.
5° giorno : In mattinata, secondo la presenza degli uccelli, partenza per un’ escursione in piroga a motore al Djoudj, 3° parco ornitologico mondiale, che accoglie in inverno la nidificazione di uccelli migratori di 400 specie diverse (pellicani, fenicotteri, cormorani, anatre, ecc.), o al Parco Nazionale Langue de Barbarie, situato su una striscia di sabbia lunga 40 km. alla foce del fiume Senegal, zona di riproduzione di uccelli marini e di varie specie di tartarughe, alcune in via d’ estinzione.
Continuazione verso la valle del fiume Senegal, confine naturale fra l’ Africa Nera e l’ Africa Arabo-berbera.

LA VALLE DEL FIUME SENEGAL
6° giorno: Scoperta della valle del fiume Senegal verso Richard Toll, stazione agricola in epoca coloniale ed ora centro di produzione della canna da zucchero. La Taoué, partendo dal fiume Senegal, alimenta il lago di Guiers, serbatoio d’ acqua per la città di Dakar e fulcro della vita nel Nord del paese.Visita di villaggi di differenti etnie: Mauri Neri, Peulh, Wolofs. Continuazione verso Tambacounda, importante nodo stradale fra Senegal, Mali e Guinea Conakry. Giro della città e del mercato.

IL SAFARI FOTOGRAFICO
7° giorno: Safari fotografico in 4×4 nel parco Niokolo Koba (913 000 ha), creato nel 1954 al limite tra la savana e la foresta tropicale. Dal 1981 classificato riserva della biosfera dall’ UNESCO, è l’ unico parco senegalese che ospita animali di grossa taglia, ed è rappresentativo di tutte le specie animali e vegetali delle savane dell’ Africa Ovest. Nel pomeriggio continuazione su Ethiolo, in Paese Bassari. Notte in campement.

IL TREKKING SULLE COLLINE
8° giorno: Trekking sulle colline dei dintorni per visitare villaggi tipici Bassari dai costumi tuttora animisti. Si definiscono “figli del camaleonte” che è anche il loro animale totem. Il ritmo delle stagioni è scandito da grandi feste, con danze rituali in costume ancestrale,in omaggio al camaleonte.Quindi ritorno su Bandafassi.
9° giorno: Breve trekking a Iwol, villaggio Bedick a 250 mt. d’ altitudine.Questa tribù del gruppo Tenda si è ritirata sulle colline per sfuggire il proselitismo islamico praticato dalle popolazioni Peulh. Vivono in autarchia economica, di caccia, agricoltura itinerante e raccolta di frutti. L’ endogamia, ed il loro modo di vita isolati dalle altre popolazioni, ha permesso loro di mantenere intatti la fede animista, i loro costumi e le loro tradizioni. Possibilità di visitare nel pomeriggio la cascata di Dindifellou, situata in una verde vallata al confine con la Guinea.
10° giorno: Salita su un’ irta collina nei contrafforti dei monti Fouta Djallon, serbatoio dell’ Africa ovest ove nascono i fiumi Gambia e Senegal. Un grande mercato settimanale al confine con la Guinea (ex francese), nella zona di coltivazione del cotone, del mais, del fonio e del sorgo. Nel pomeriggio trekking alla cascata di Toumania.

I CERCATORI D’ ORO
11° giorno: Visita ai cercatori d’ oro, che in stagione secca scavano gallerie nel terreno fangoso, ove si calano per estrarre del terreno che verrà setacciato per separare le pagliuzze d’oro. Ai confini con Mali e Guinea è sorto un villaggio precario tipo “Far West”, con cercatori, intermediari, vivandieri e negozianti, tutti attirati dal miraggio di fare fortuna con la scoperta di un filone.

ALLA RICERCA DEGLI IPPOPOTAMI
12° giorno: Ritorno verso Kedougou, sosta in tipici villaggi di etnia Malinkè e proseguimento verso Mako, sulle rive del fiume Gambia, al confine sud del parco Niokolo Koba. Passeggiata lungo il fiume alla ricerca di ippopotami.
13° giorno: Partenza per Tambacounda attraversando il parco su 103 km. Sosta a Wassadou alla confluenza del Niokolo e del Nieriko, per il favoloso panorama con vista sulla fitta foresta di palme ronier del parco, dormitorio dei babbuini. Visita alle piantagioni di banane di Wassadou e proseguimento verso Kaolack, porto fluviale sul Saloum ed importante nodo stradale. Zona di estrazione del sale e capitale dell’ arachide.

IL DELTA DEL SALOUM
14° giorno: Partenza per la scoperta dell’ universo della mangrovia nel Delta del Saloum. Escursione in piroga a motore nei canali bordati di paletuvieri, zona privilegiata di riproduzione di pesci ed uccelli, dove crescono naturalmente migliaia di ostriche. Zona umida di importanza mondiale per l’ ecosistema: per la sua particolare morfologia naturalmente protetta dall’ inquinamento e dall’ opera dell’uomo. Notte in campement nelle isole del Saloum.
15° giorno: Partenza verso Dakar e trasferimento all’ aeroporto per il volo ritorno.