Turisti fai da te in tempo di crisi: come il web ha cambiato il modo di viaggiare

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Negli anni ’70 era la bacheca del Pudding shop di Istanbul, oggi invece è la schermata di forum e social network, lo spazio su cui ‘affiggere’ gli annunci rivolti agli altri viaggiatori. Se 40 anni fa sulla parete del bar turco, da dove gli hippies organizzavano il loro viaggio in autostop per l’Asia, campeggiavano centinaia di bigliettini, nel terzo millennio invece sul web ci sono milioni di voci relative ai viaggiatori indipendenti. Migliaia di forum, social network, siti e diari di viaggio.
Una miriade di dati dedicata al viaggiatore che non si affida all’agenzia turistica ma, con spirito d’avventura, sceglie il “fai da te”. Questo approccio ha dato vita ad originali formule di accoglienza. Il caso più esemplare è il “couchsurfing” (www.couchsurfing.org), un servizio di ospitalità gratuita online che viene tradotto con l’espressione “saltare da un divano all’altro”. A crearlo un programmatore americano di 25 anni, Casey Fenton, con la passione per i viaggi.

COUCHSURFING
Couchsurfing è un sistema che mette in contatto persone di tutto il mondo (238 nazioni e oltre 71mila città rappresentate): da una parte c’è chi mette a disposizione una stanza o il divano della propria casa (o anche solo un angolo di giardino in cui poter piantare la tenda), mentre dall’altra chi cerca un posto in cui poter sostare per qualche giorno. Come funziona: è sufficiente registrarsi nel sito, si inseriscono i propri dati anagrafici, si indica la città di residenza e l’eventuale disponibilità di poter ospitare un membro della comunità, anche se non è indispensabile per poter usufruire del servizio. La procedura comprende anche alcune norme di sicurezza, dato che si sta in casa con sconosciuti. Finora i ‘couchsurfer’ sono oltre 1.810.000. Oltre 4.725.000 le esperienza di ospitalità positive (circa il 99% del totale) e più di 2.100.000 le nuove amicizie.

ANGELI PER VIAGGIATORI
Se poi ci si trova a Napoli, oltre al divano, si può trovare su internet anche la ‘guida turistica’. E’ il servizio della community “Angeli per viaggiatori” (www.angeliperviaggiatori.com), dove ci si può candidare sia come viaggiatore, con l’opportunità di conoscere la città con una persona del posto, sia come ‘angelo’, se si vive a Napoli. I ‘vagabondi del web’ spesso cercano nei forum e social network anche i propri compagni di viaggio con cui condividere spese e avventure.

AMICI IN VACANZA E AFFINI
Proprio come gli hippy al Pudding shop di Istanbul negli anni ’70. Esemplare, a tale proposito, è l’apposito sito “amici in vacanza” (www.amicinvacanza.it), dove nella sezione dei forum ci sono discussioni e interventi raccolti in base alla destinazione per cui si cercano uno o più compagni di viaggio, indicando a volte anche il periodo per la partenza. Che sia fatta da soli o in compagnia, l’esperienza del “turista fai da te” va sicuramente raccontata. Nascono così i diari di viaggio. Sia come patrimonio del proprio bagaglio emotivo che come eredità da lasciare sul web, con informazioni utili e consigli, agli altri internauti. Alcuni esempi sono i siti web www.cisonostato.it e www.viaggiatorionline.com. Una sintesi generale di informazioni e annunci di vario genere si trova su portali come www.vagabondo.net, www.ilgiramondo.net, ma anche su www.tripadvisor.com.