Festa medievale a Roccantica, dal 12 al 15 agosto musici, danze e sbandieratori

di Redazione Commenta

Squilla la tromba dall’alto della torre, entrano i musici, le danzatrici e gli sbandieratori. Ha cosi’ inizio la 15/ma edizione di ‘Medioevo in festa’ a Roccantica (www.roccantica.org) dal 12 al 15 agosto. E’ la rievocazione dell’avvenimento storico più significativo e determinante del paese reatino, avvenuto nel 1059 quando Papa Niccolo’ II inseguito dalle truppe dei Crescenzi alleati del suo antagonista, si rifugiò nella rocha de antiquo. oggi Roccantica. Favoriti dalla struttura tipicamente medioevale del paese, viene ricostruita la scenografia di quel tempo attraverso costumi, cibi, musiche, cortei, giochi, armi, e fiaccole. L’atmosfera è animata dai gruppi dei tamburini, delle chiarine, degli sbandieratori e dei mangiafuoco.

LA FESTA MEDIEVALE DI ROCCANTICA
Tutta la popolazione è coinvolta attivamente nella realizzazione della festa. La narrazione viene eseguita in linguaggio d’epoca e con colonna sonora di musiche medioevali scelte per l’occasione, mentre da torri appositamente allestite sono realizzati effetti speciali con fumi, fiamme e lampi. Il corteo è composto da più di 500 costumanti suddiviso per gruppi di armigeri, cavalieri, notabili e il popolo. I più curiosi, nel corso dei quattro giorni dedicati al Medioevo, potranno chiedere in prestito, gratuitamente, un abito e far parte così della scena insieme a dame, cavalieri, saltimbanchi e giocolieri che trasportano con gioia lo spettatore in un mondo tanto lontano nel tempo quanto affascinante.

LOCALI E DIVERTIMENTI
Nel centro storico, dove è allestita la festa, sono state aperte per l’occasione tutte le taverne di Roccantica che ospiteranno i visitatori per la cena. Nei locali, con allestimento che riproduce l’ambientazione medioevale, vasta la scelta dei piatti: dalla caponata, piatto tipico del periodo della mietitura che veniva servito nei campi sia ai braccianti che alle persone che assistevano al lavoro, ai carciofi alla giudia, alla stracciatella fatta con brodo di gallina, uova, un po’ di parmigiano, pangrattato e qualche goccia di limone. Servono settimane di lavoro per organizzare la cena. Abbacchio alla cacciatora, fettuccine fatte a mano con sugo di carne, e le frittelle di verdura, simbolo gastronomico del paese insieme ai maccheroni a matassa. Non mancheranno nel menu ciambelle all’anice e mostaccioli, biscotti secchi di miele, latte, noci e nocciole.

In programma visite guidate a tutti i luoghi con presenza di opere d’arte e di storia significative. Info: 076563724 3383352020 Sarà attivo un servizio navetta.