Sicilia: visitando Castelmola location del libro “L’amante di Lady Chaterley”

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Il nome di questa antica città era Myle e poi divenne Castelmola proprio per la fortezza normanna che sovrasta il centro abitato. In più la roccia sulla quale sorge somiglia vagamente ad una mola di pietra, cioè la macina del mulino. Si trova in Sicilia e viene ricordata soprattutto  per essere legata a “L’amante di Lady Chaterley”. Si tratta di un noto romanzo di D.H. Lawrence che fu pubblicato nel 1928 ma poi ritirato per oscenità. Lo scrittore aveva trascorso da queste parti la sua vacanza, in particolare a Taormina e nel 1914 sposò una baronessa  tedesca divorziata, Freida von Richthofen con la quale intraprese un viaggio in Italia  raccontando poi la libertina vita sessuale della moglie.

In particolare a sconvolgere la puritana Inghilterra furono proprio le inaccettabili per l’epoca storie delle evoluzioni erotiche sotto la pioggia nelle campagne di Castelmola. Il famoso amante di cui si parla nel libro era in realtà un giovane mulattiere locale, Peppino D’allura che aveva il compito di andare a Taormina a prendere la baronessa per portarla a bordo di un mulo proprio a Castelmola. Qui si trovava la sua padrona, la signora Betty.

 

Era un periodo in cui in Sicilia si seguivano riti fallici, culti agrari e legati alla fertilità e mentre gustava i pasticcini la baronessa raccontava alla signora quanto fosse innamorata della Sicilia e dei percorsi che seguiva durante il tragitto per andarla a trovare. Un modo per parlare dell’isola attraverso un personaggio immaginario ma fino ad un certo punto. Castelmola, inoltre, è il paese del vino alla mandorla e anche questa tradizione nasce da una antica usanza locale. Don Vincenzo Blandano, titolare dell’antico Caffè S. Giorgio lo offriva a coloro che  si arrampicavano su per il colle di Mola per farli riprendere e per ringraziarli, ecco perchè è da considerarsi l’inventore di questa bevanda fatta anche con essenza di arance.