Terremoto in Turchia: la terra trema ancora

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Sette vittime accertate fino ad ora, qualche miracoloso salvataggio come quello che ha permesso di continuare a vivere ad un bambino di appena 16 mesi e tante persone ancora sotto le macerie. La speranza è ovviamente quella di trovarle in tempo e di salvarle. Per 24 di loro è stato possibile rivedere la luce, ma non tutti saranno così fortunati e si continua a scavare ben sapendo che ogni momento è fondamentale. In Turchia, la terra trema ancora e un altro sisma ha colpito l’area che già un mese fa aveva portato alla distruzione di molti palazzi e al sacrificio di ignari abitanti. La provincia colpita è quella di Van nella zona est ed è stato tanto violento soprattutto a causa della sua scarsa profondità.

 

Del resto non sono pochi coloro che da settimane vivono nelle tende terrorizzati dai continui movimenti terrestri, ma in tre palazzi la vita si svolgeva quotidianamente ed è lì che si stanno concentrando le ricerche. In tutto sono 25 i palazzi che si sono sbriciolati in pochi secondi, ventidue dei quali per fortuna erano vuoti, ma in tre casi si parla di molte presenze al momento della  tragedia. Impossibile, però stabilire un numero preciso.

 

Il premier turco, Besir Atalay, ha confermato che molti edifici erano già stati evacuati subito dopo il sisma del 23 ottobre. Occupati erano invece due hotel, come il Bayram che ospitava anche dei giornalisti che stavano seguendo i lavori di soccorso alle popolazioni colpite dal sisma e personale della Croce Rossa locale. Secondo l’agenzia di stampa Dogan due suoi reporter sono dispersi. All’appello mancano pure dei componenti di squadre di soccorso straniere ed è stato estratto vivo dalle macerie del Bayram Hotel anche un giapponese della ‘Association for Aid and Relief’. Non è chiaro però quanti ancora attendono di essere salvati e al momento c’è solo grande confusione e bisogno di aiuto, mentre la popolazione è terrorizzata e teme altre scosse.