Carnevale di Rio con le maschere di Schettino e Battisti

di Redazione Commenta

Delle disgrazie non si dovrebbe mai sorridere ma forse quello di riprendere eventi di cronaca anche dolorosi durante la festa più allegra dell’anno è anche un modo per buttarsi alle spalle tanta sofferenza. Un tentativo di esorcizzare quanto successo, forse di non far dimenticare. In questo modo anche all’estero si ricordano di noi e di quello che è accaduto il tragico 13 gennaio scorso quando la nave Costa Concordia, durante la diffusa pratica “dell’inchino” cioè dell’avvicinamento dimostrativo alla costa dell’Isola del Giglio è rovinosamente naufragata. Ecco che la maschera più ricercata quest’anno è stata proprio quella del capitano Francesco Schettino, suo malgrado ormai una star ma non in senso positivo. Considerato codardo per essere sceso dalla nave che affondava prima dei passeggeri, è stato scelto da molti, grandi e piccini , pure per sfilare lungo le strade di Rio de Janeiro per il Carnevale 2012.

Insieme al costume, l’immancabile monito fatto allo stesso  dal comandante della capitaneria di Livorno, Gregorio De Falco: “Torni a bordo..” . Come è facile prevedere da Rio fino all’Italia, dove lo stesso tipo di travestimento è andato per la maggiore, le polemiche non si sono fatte attendere anche perché la vicenda ha portato a 21 morti accertati, 11 dispersi e decine di ferite. Un dolore che anche per i sopravvissuti forse non si placherà mai e non è proprio il caso di scherzarci su soprattutto se non si riesce a comprendere la gravità della tragedia, perché fortunatamente non si era a bordo.

Se il disastro ambientale forse si sta scongiurando non dimenticando però le decine di detriti che si trovano ora in fondo al mare dell’Isola del Giglio, lo stesso non vale per molte vite che non torneranno mai più. Grande interesse in questo senso, poi, pure per la figura di Cesare Battisti ex terrorista e scrittore che a giugno ha ottenuto il visto di permanenza in Brasile dal governo della presidente Dilma Rousseff.