Costa Concordia, un anno dopo

 

Un anno dopo il naufragio della Costa Concordia, restano ancora troppi punti oscuri. Quella notte in cui la meravigliosa nave della Costa Crociere fu ferita a morte di fronte all’isola del Giglio non la dimenticherà nessuno, soprattutto coloro che erano a bordo della crociera e che ora vengono addirittura accusati dalla compagnia di aver reso difficili le operazioni di salvataggio, perché presi dal panico.

Vacanze 2012, è tempo di bilanci

La stagione turistica 2012 ha conosciuto un anno nero: a causa della crisi economica gli italiani hanno rinunciato a partire. Il bilancio è stato presentato alla fiera del turismo NoFrills di Bergamo, con un meno 14% di prenotazioni nel periodo maggio-ottobre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 e un calo dei turisti del 12% da gennaio ad agosto rispetto all’anno precedente. Ma non tutto è perduto: qualche dato positivo c’è comunque. Pare infatti che siano in crescita le prenotazioni per l’Egitto e per le crociere, nonostante la tragedia della Costa Concordia.

Costa Concordia: il turismo dell’orrore non finisce mai

Lo chiamano il turismo dell’orrore e, in effetti, non hanno torto. Si perché, sempre più spesso i media generano “mostri” e tanto più una tragedia crea notizia e maggiore è l’interesse che ne viene fuori. Questo avvicina moltissime persone al luogo di un evento. E’ quello che da mesi accade con Costa Concordia, che richiama moltissimi turisti che non hanno voluto rinunciare a fare una vacanza all’isola del Giglio per lasciarsi fotografare davanti al relitto in parte affondato. In questo modo, mentre si decide come portare il transatlantico lontano dalla zona, il flusso estivo di curiosi non si ferma.

Isola del Giglio: boom di turisti per vedere la Costa Concordia

Sono passati molti mesi ormai da quel tragico 13 gennaio, eppure il fenomeno non accenna a diminuire.  L’incidente della Costa Concordia ha impressionato e addolorato, ma anche incuriosito. Un disastro che ha causato morti e feriti a livello fisico e psicologico, ma chi non si trovava a bordo vuole saperne di più in un mondo fatto di reality e disgrazie che balzano agli onori della cronaca e catalizzano l’attenzione dei media per mesi. E’ stato così pure in questo caso? Di sicuro dopo settimane di richieste per raggiungere l‘Isola del Giglio, adesso che è giunta l’estate, la zona vive di un solido turismo che non conosce crisi.

La Costa Concordia continua a sprofondare nel mare

 

E’ sprofondata addirittura di quattro metri, da quando quella tragica notte del 13 gennaio scorso, la Costa Concordia, naufragò all’Isola del Giglio. Se a prua, appunto, ben poco resta ormai scoperto dal mare, a poppa è calata di due metri e questo significa che gli interventi per portarla via dalla riserva, devono essere piuttosto tempestivi per evitare che affondi del tutto. Lo confermerebbero  le indagini che sono state registrate dai sud dei  carabinieri di Genova. Per non parlare della parte centrale del relitto che si è attualmente avvicinata alla roccia sottostante di almeno 2 metri.

Ischia e crociere: tutti vogliono l’inchino

Non è bastato l’incidente della Costa Concordia, lo stesso che fa ancora giacere in mare, coperta in parte dall’acqua una nave che era un gigante delle acque. Dopo il grande spavento, infatti, “l’inchino“, cioè l’avvicinamento di questi palazzi galleggianti a basse profondità per salutare le città che attraversa, torna a conquistare. Se da un lato, quindi, c’è il ministro dell’Ambiente Corrado Clini  che spera che le grandi navi escano dalla Laguna di Venezia al più presto anche per evitare possibili rischi ambientali, dall’altro Ischia si mostra simpatizzante verso un fenomeno che gradisce parecchio. Dall’isola azzurra  la Federalberghi e Confcommercio chiedono al governo che possa essere ripristinato il passaggio, purché si faccia attenzione alla sicurezza. Si tratterebbe di un evento fondamentale per il turismo locale.

Costa Allegra a Mahé: incidente con lieto fine

No, è stata scongiurata una “seconda Costa Concordia“. Del resto gli incidenti erano di diversa natura e il comandante sembra aver gestito al meglio l’emergenza. Il dramma era iniziato tra giorni fa, quando Costa Allegra, della compagnia Costa Crociere aveva dato l’allarme trovandosi alla deriva tra Madagascar e Seychelles. A bordo era infatti scoppiato un incendio proprio nella sala macchine, presto domato ma capace di lasciare pesanti danni, non ultimo la mancanza quasi totale di energia elettrica. In questo modo tra caldo soffocante e un certo senso di angoscia iniziale i passeggeri si sono ritrovati alla deriva tra Madagascar e Seychelles, fino a quanto un rimorchiatore non ha iniziato a trainare il “palazzo galleggiante” verso Mahé. Questa mattina è arrivata e i passeggeri stanno tutti bene.

Costa Crociere: calano le prenotazioni?

Paura, sgomento, forse inconscia voglia di controllare l’incontrollabile, cioè il nostro destino. Quando avvengono degli incidenti gravi, in particolare legati ai viaggi, la prima reazione è quella di non prendere per un certo periodo quel mezzo di trasporto fino a “digerire” del tutto quanto accaduto. Non è diverso questa volta con il terribile naufragio della Costa Concordia lo scorso 13 gennaio. Se ormai appare accertato che durante una manovra di avvicinamento all’Isola del Giglio, una pratica nota con il nome di “inchino” qualcosa sia andato storto, le prenotazioni di crociere per la Costa sembrano essere calate. Questo potrebbe portare ad un fallimento? Di certo questi problemi se sommati con risarcimenti e costi elevati per rimuovere il natante dal punto in cui si trova non favoriscono la compagnia leader dei mari in Italia, ma al momento arrivano in questo senso dal gruppo delle rassicurazioni.

Carnevale di Rio con le maschere di Schettino e Battisti

Delle disgrazie non si dovrebbe mai sorridere ma forse quello di riprendere eventi di cronaca anche dolorosi durante la festa più allegra dell’anno è anche un modo per buttarsi alle spalle tanta sofferenza. Un tentativo di esorcizzare quanto successo, forse di non far dimenticare. In questo modo anche all’estero si ricordano di noi e di quello che è accaduto il tragico 13 gennaio scorso quando la nave Costa Concordia, durante la diffusa pratica “dell’inchino” cioè dell’avvicinamento dimostrativo alla costa dell’Isola del Giglio è rovinosamente naufragata. Ecco che la maschera più ricercata quest’anno è stata proprio quella del capitano Francesco Schettino, suo malgrado ormai una star ma non in senso positivo. Considerato codardo per essere sceso dalla nave che affondava prima dei passeggeri, è stato scelto da molti, grandi e piccini , pure per sfilare lungo le strade di Rio de Janeiro per il Carnevale 2012.

Carnevale 2012 Viareggio: la maschera del capitano Schettino non salirà sul carro

Resterà un mistero: era o non era il capitano Schettino il protagonista della maschera che doveva salire sul carro principale del Carnevale di Viareggio 2012? Da giorni dall’organizzazione dell’evento di respiro internazionale e tra i più importanti in Italia, si affrettano a dire di no, ma le voci sono discordanti. Il risultato è che comunque, per evitare polemiche e allusioni, l’attore che doveva sfilare in prima linea non ci sarà. Magari si è trattato solo di coincidenze sfortunate, visto che la Costa Concordia è naufragata proprio a ridosso del periodo carnascialesco, ma anche se ogni riferimento potrebbe essere puramente casuale, qualche cittadino non avrebbe pensato ad altro che al capitano di Costa Crociere e a tutta la tragedia che gira intorno a questa storia.